Senza categoria

Bela giao bela giao bela giao giao giao

Da Liberoquotidiano.it

…Sprizzavano gioia da tutti i pori, di contro, i numerosi immigrati ai quali l’evento è stato dedicato, tutti dotati di cappellino rosso e maglietta bianca e intenti a cantare a squarciagola e allegramente l’inno comunista per eccellenza: «Ciao bella, ciao bella, ciao ciao ciao», che non avranno avuto difficoltà ad imparare dato che sono le prime parole che apprendono quando arrivano in Italia e che tutte noi, donne belle e anche brutte, ci sentiamo rivolgere per strada tutti i giorni. I partigiani si saranno rivoltati nella tomba. Qualcuno ballava, qualcuno gridava «Africa, Africa», qualcun altro addentava un panino, dubitiamo che gli immigrati abbiano capito che non si trattava di una sagra di paese, molto frequenti da quelle parti in questa stagione.

Ciò che è certo è che fare cantare «Bella ciao» agli immigrati senza che questi sappiano nulla della nostra storia né conoscano il significato del testo, è ridicolo almeno quanto fare camminare un elefante sulle due zampe reggendo una pallina in cima alla proboscide. Insomma, roba da circo. Ma né Orfei né Togni erano in città, bensì solo Susanna Camusso…

di Azzurra Noemi Barbuto

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12433905/gioia-tauro-cgil-costringe-africani-cantare-bella-ciao.html