Senza categoria

Il Cimone, il Cimoncino & ogni promessa è debito

Sanità sprecona e inefficiente, ma andiamo per gradi. Non prometto mai ciò che non sono in grado di mantenere, tuttavia la promessa che due anni or sono feci a mio figlio di portarlo sul Monte Cimone ho potuto onorarla solo domenica. In realtà avrei avuto solidi motivi per rimandare ancora, ma non me la sono sentita.Da circa un mese mio figlio riferisce di gambe “pesanti” e generale stanchezza e non mi sembrava il caso di farlo scarpinare fin oltre i duemilametri di quota, anchese si tratta di una passeggiata facile, su strada asfaltata. Ma insisteva e aveva tutte le ragioni: avevo promesso, dovevo mantenere. Il lunedi avremo avuto la periodica visita di controlloeio SAPEVO che sarebbe stato meglio aspettare sabato o domenica prossimi, lo sentivo ma non volevo dargli l’ennesima delusione. La notte di sabato ho dormito pochissimo arrovellato in questi pensieri e arrivano le ore 7 punto zero zero di domenica 18 giugno 2017, si parte. Colazione al paesello e alle 7 punto tre zero via, destinazione Lago della Ninfa che raggiungiamo alle ore dieci. Parcheggiamo, breve visitina al lago, zainetti in spalla e si parte per la vetta; normalmente in un’oretta si arriva, andando tranquilli. Dopo dieci minuti di camminata spedita, in cui mi stavo illudendo che tutto fosse ok, ecco che rallenta e si ferma; un attimo e ripartiamo mi dice, e così è stato. Dopo cinque minuti siamo di nuovo fermi, un altro attimo e ripartiamo per fermarci cique minuti dopo. Un’ora dopo non eravamo nemmeno a metà strada e io gli dico che sarebbe meglio rinucirare ma lui è determinato, non vuole mollare e via, si tien duro! Io ero smarrito, non riuscivo a impormi, gli eventi mi dominavano, eppure capivo che dovevamo rimandare, ma abbiamo tirato dritto; di fermata in fermata, di pausa in pausa, arriviamo alla stazione della teleferica a quota 1.880, e qui crolla! Lo vedo barcollare e gli corro incontro, faccio appena in tempo a prenderlo, mi casca tra le braccia, spossato, completamente esausto. Era mezzogiorno e mezzo passato. Finalmente mi sveglio e riprendo le redini, lo sdraio a terra e in poco si riprende. Adesso mangiamo gli dico, poi saliamo sulla teleferica e si torna a casa! Sono ok,mi dice,ce la faccio, siamo sotto alla stazione dell’aeronautica, che ci vuole, ormai siam qui! Ma io ero di nuovo in me è gli dico che non è ok una cazzo di niente, che a 17 anni non ci devono volere due ore e mezzo per una passeggiata da asilo Mariuccia! Terrificante il viaggio di ritorno, aria pesantissima, io preoccupato e lui deluso, parlavamo del più e del meno, fingevamo di parlare, che cazzo stava succedendo, questo avevamo in testa.

L’indomani, lunedì 19, eccoci al policlinico di Modena, per il conuseto controllo, prelievo, insulina e via a far colazione, poi il fulmine: esami del sangue completamente sballati, nulla va bene! Sopratutto il test del TSH schizzato a valori altissimi, la dottoressa mi guarda dritto negli occhi con tono accusatorio e  chiede se prende l’eutirox regolarmente, CERTO che lo prende, gli dico!  Lo ricoverano, lui va su tutte le furie, fatico a fargli digerire la situazione ma in qualche modo riesco a tenerlo, visite, altri esami e al pomeriggio la visita del prof. Iughetti primario della reparto di endocrinologia, diabetologia e oncoematologia pediatrica  che segue mio figlio da quando aveva tre anni, guarda l’ultimo referto e s’incazza come una bestia con le due dottoresse che erano lì con noi. In un attimo si rende conto del problema: mio figlio, completamente ipotiroideo, deve prendere una compressa di eutirox ongi mattina, senza di quella è come un pupazzo con le pile scariche, a causa del diabete ha anche una gastrite cronica che d’estate si fa sentire e gli avevano prescritto l’esomeprazolo da prendere alla mattina, ma l’esomeprazolo inibisce l’azione dell’eutirox e di fatto era come se non lo prendesse! Ordina altri controlli immediati e mi dice di star tranquillo, se ne va e non torna più. alle 20 dimettono mio figlio e mi consegnano una nuova terapia con i vari medicinali che deve prendere nella giusta sequenza. Oggi 20 giugni 2017 va molto meglio, adesso è con sua sorella, il di lei fidanzato e il resto della compagnia a cena fuori.

Tutto è bene quando finisce bene, e non ce l’ho con le dottoresse che hanno sbagliato, anche se per poco non mi accoppano il ragazzo, quella terribile sfuriata di Iughetti se la ricorderanno tutta la vita, come ricorderanno quel che poteva accadere per la loro negligenza.Tra due settimane torneremo sul Cimone, perchè la promessa non è ancora mantenuta, e contiamo di arrivare in vetta in 40 minuti, e ci faremo pure offire un caffè dagli avieri della stazione meteorologica.