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Donne in difesa 6

 

Non vuoi più rinforzi dall’Inghilterra cugino?

Perdio mio signore, potessimo voi e io soli combattere questa regale battaglia!

Il 25/11/2016 è stata la giornata contro la violenza sulle donne, che si è fatto? Che si è risolto? Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere; bla la bla e nessun aiuto concreto. Da nonunadimeno.wordpress.com/2016/10/27/ni-una-menos-non-una-di-meno:

TUTTE INSIEME CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE VERSO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE: IL 26 NOV TUTTE A ROMA!

Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Vogliamo che sabato 26 novembre Roma sia attraversata da un corteo che porti tutte noi a gridare la nostra rabbia e rivendicare la nostra voglia di autodeterminazione.

Che bello, manifestazione a Roma, Meeting, che detto in inglese fa tanto pendant, e poi seminari, incontri, volantini e…e Elizabeth ci ha rimesso la cotenna:

Elizabeth Huayta Quispe

23 novembre , 29 anni

peruviana, madre di due bimbi, è stata uccisa, strangolata a mani nude dall’ex compagno, Vittorio Vincenzi, 56 anni. La coppia era in procinto di lasciarsi, per volere di Elizabeth Lei aveva chiamato il 112 per fare cacciare di casa quell’uomo violento, che l’aveva aggredita ancora una volta, e ancora una volta proprio davanti ai bambini. Poi, il più grande, tre anni appena (l’altra figlia è ancora più piccola, solo un anno), si era messo a piangere: voleva che il papà rimanesse. E così Elisabeth deve aver chiuso gli occhi, fatto un respiro profondo e ha deciso che sì, Vincenzi poteva rimanere per una notte ancora…

Domanduccia: l’hanno detto, nei neeting, che Elizabeth aveva davanti un  violento, che capisce solo la violenza, e che solo con la violenza si poteva trattare?Li hanno elencati gli errori commessi da Elizabeth, errori che l’hanno uccisa? Hanno elencato  e le debolezze che le hanno fatto abbassare la guardia? L’hanno aiutata i meeting e le manifestazioni a Roma?

Stefania Formicola

19 ottobre , 28 anni

Sant’Antimo (NA)

Da tempo ormai Stefania voleva separasi dal marito, Carmine D’Aponte, pregiudicato di 33 anni  Lui non gliene ha dato il tempo: le ha sparato all’addome con una pistola semiautomatica 7,65 detenuta illegalmente mentre erano in auto insieme.

Carmine D’Aponte, 33 anni, pregiudicato…ma come si fa a sposare un pregiudicato? Gli instancabili organizzarori di convegni, incontri, seminari lo hanno spiegato a Stefania che i pregiudicati non si sposano? Le organizzatrici di UIKI invece di accomunare la lotta contro la violenza alle donne alla lotta contro al fascismo (https://nonunadimeno.wordpress.com/2016/11/22/uiki-violenza-contro-le-donne-a-tutti-i-livelli-resistere-insieme-contro-il-fascismo-ora-piu-che-mai/),  lo hanno spiegato a Stefania che i pregiudicati non si sposano? Le anime belle UIKI hanno mai detto nei loro “meeting” che i pregiudicati dovrebbero stare in galera, meglio davanti al plotone d’esecuzione, invece che davanti all’altare? Andiamo avanti:

Patrizia Gallo

16 ottobre , 52 anni

San Pietro in Casale (BO)

Mauro Di Martino 36 anni, ha confessato l’omicidio di sua madre Patrizia, accoltellata a morte in casa. Di Martino si è accanito con rabbia feroce sul corpo di Patrizia con cui da anni aveva rapporti tesi, dovuti ai suoi problemi con la droga. . Patrizia aveva ripreso in casa il figlio otto mesi fa, quando Di Martino era uscito dal carcere dopo aver scontato cinque anni di reclusione. Lei avrebbe però voluto farlo rientrare in comunità: era stanca di avere quel ragazzo

Patrizia aveva ripreso in casa il drogato, un pendaglio da forca, un altro inutile delinquente che l’attuale buonismo imperante ha lasciato in vita ottenendo come risultato la morte di una persona utile alla società in cambio di un bastardo galeotto da mantenere a vita, perché anche se uscirà fra pochi anni, sarà sempre un peso morto. Inutile quando non dannoso.

Ragazze capiamoci: se vi accoppano è anche colpa vostra! Una si fa commuovere dal figlio frignone e prende in casa l’assassino, un’altra riprende in casa un drogato marcio, buono solo per la galera,  un’altra ancora addirittura se lo sposa il galeotto!  La prevenzione è essenziale nella difesa passiva:

non si deve sposare/convivere/innamorarsi di:

pregiudicati

drogati

truffatori

gelosi patolocigi

le prime 3 categorie hanno per la testa solo il loro porco interesse, non gli frega nulla di nessuno, non vi hanno mai amate, non vi amano, non vi ameranno mai; non credete alla della rieducazione, alla balla del recupero del reo, si tratta di gentaglia che capisce solo le bastonate e quelle devono ricevere mentre sono ai lavori forzati. E se evadono fucilazione immediata! I gelosi patologici sono dei malati, si dice esista cure contro questo disturbo ma ai fini della vostra sicurezza non ha alcuna importanza: dovete considerarli individui pericolosi da evitare al pari dei delinquenti conclamati.

Abbiamo detto che la difesa è sia passiva che attiva; abbiamo detto che la difesa passiva comprende la prevenzione e  la fuga, in senso lato del termine, mantre la difesa attiva consta di tutte quelle tecniche, SEMPRE VIOLENTE, che siano in grado di neutralizzare l’aggressore; della difesa passiva abbiamo parlato, della difesa attiva abbiamo da dire molte cose.

La principale obiezione che vi sento fare è “gli uomini sono più forti di noi, come possiamo difenderci?”; vero: un uomo normale e sano è dalle 2 alle 3 volte più forte di una donna normale e sana, non c’è storia in un mero confronto a livello fisico. Ma la forza non è importante, e la fisica ce lo dimostra. Un uomo sano e normale ha una potenza media di 55 – 60 Watt, come una lampadina a incandescenza. Un cavallo si aggira sui 750 Watt, ovvero è circa 15 volte più forte di un uomo, un rinoceronte può vantare una potenza di 2.000 Watt, poco meno di 40 volte più forte, un elefante arriva a 3.000 Watt, oltre 50 volte più forte! Come è stato possibile per noi maschi lottare e vincere contro simili, potentissimi forzuti? Abbiamo lottato contro il mammut, contro le tigri dai denti a sciabola, contro gli orsi delle caverne, giganteschi plantigradi alti oltre tre metri e li abbiamo vinti;  che mai avevamo noi maschietti che loro non avevano? Le armi? Bastoni  e sassi cosa mai possono contro un orso delle caverne? Le frecce? Possiamo considerare ilo rinoceronte come il carro armato della natura, ci vuole un fucile speciale per abbatterlo o un’arma da guerra,  le frecce nemmeno le sente, eppure lo abbiamo dominato, con quello che avevamo lo abbiamo dominato, con i bastoni spuntati e con quei 4 sassi che erano per terra lo abbiamo dominato, perché? Ce lo spiegano Re Enrico V e suo cugino il conte di Westmorland

https://youtu.be/S0xRKsjQADs

Ogni preparativo è fatto se il cuore è pronto a battersi

Non vuoi più rinforzi dall’Inghilterra cugino?

Perdio mio signore, potessimo voi e io soli combattere questa regale battaglia!

Ecco cosa avevamo più dello smilodon, dell’orso delle caverne e del mammut: il cuore pronto a battersi! Questa è la vostra arma principale, la più potente, la più importante; senza un cuore pronto a battersi avete solo questa unica chanches: l’augurio che il cielo vi assista! Per quelle che invece sono determinate a combattere la loro personale “Regale Battaglia” allora sappiate che la vostra casa è un’armeria in piena regola: oggetti contundenti, oggetti pesanti, oggetti taglienti, oggetti acuminati, si chiamano “armi improprie”, ma possono essere letali quanto le armi vere. Se non vi siete allontanate dal nemico che vi minaccia e non avete fatto perdere le vostre tracce allora cominciate ad armarvi.

Il coltello

Ne avete di tutte le fogge e dimensioni, ma il problema principale  del normale coltello da cucina, quello che adoperate a tagliare la bistecca nel piatto per intenderci, è la lama troppo sottile: se non è direttamente a contatto con la carne viva fatica a penetrare i vestiti tendendo a piegarsi e a rompersi e, anche se non si rompesse, vi occorrerebbe una forza notevole per penetrate gli abiti, e la forza è proprio quella che vi manca. In caso di aggressione con questo tipo di coltello bisogna mirare direttamente alla gola, brandendo un fendente con forza e velocità, tenendo la parte tagliente della lama orientata nella direzione del movimento. Andrebbe tenuto sempre a portata di mano, meglio addosso in modo da averlo subito pronto nel caso siate attaccate, la migliore posizione non è alla cintola ma sul polpaccio: è più veloce da estrarre e l’energia cinetica che accumula il vostro fendente è maggiore. Tuttavia non essendo un coltello costruito per il combattimento e quindi senza la fondina, dovrete costruirvene una oppure acquistate un coltello da assalto vero e proprio. Penetra vestiti anche pesanti, e, a seconda del tipo di seghettatura, più creare danni devastanti, non si spezza e l’impugnatura è conformata per assicurare una presa salda e comoda. Questo tipo di coltello è a lama fissa, mai pieghevole , la ditta Extrema Ratio, fornitore ufficiale dell’esercito italiano, ha in catalogo i molti tipi di coltelli, quello standard in dotazione alle forze armate  il modello Fulcrum, arma davvero micidiale, da cui difendersi è veramente difficile:

Extrema_Ratio_Fulcrum

Si tratta di un’arma da guerra vera e propria, in grado di penetrare anche corazzature leggere, come un gilet tattico, esclusivamente destinata alle FF.AA per cui è ILLEGALE detenerla, tuttavia esistono versioni “ligth” sicuramente meno efficaci ma comunque potenzialmente devastanti per un giorno di San Crispino domestico. Per concludere un video che fornisce consigli sensati e mostra tecniche di difesa e, di conseguenza, anche di attacco. 

Impressionate ragazze? Così è la guerra, per quello vi dico la prima vostra opzione sia la fuga pianificata e consapevole, comunque anche il solo mostrare un oggetto del genere può fungere da deterrente: io ci penserei 100 volte prima di avvicinarmi ad una donna congestionata dalla paura e dall’emozione che impugni un gingillo del genere, anche solo per il fatto che un suo improvviso movimento inconsulto potrebbe costare davvero caro!

CAD

Elenco dei Centri e delle Associazioni AntiViolenza