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I fanatici islamisti hanno ragione? esistono gli islamici moderati?

Cerco di giustificare il tempo passato sul Corano spiegandovi un concetto.

I fanatici tagliateste sunniti sostanzialmente sono gli UNICI che seguono esattamente i precetti del Corano emessi tanti anni fa dagli studiosi, sempre di fede sunnita.

Visto che i fanatici sauditi, e grazie alla follia americana, questa gente si sta diffondendo sempre di più cerchiamo di conoscerla.

Tutto cominciò con il discorso di addio di Maometto dal monte Arafat, quando , dopo aver combattuto per anni contro le altre tribù arabe celebrò la sua vittoria:

“Dopo questa giornata non ci saranno più due religioni coesistenti in Arabia.
Io sono sceso per Allah con la spada in mano e la mia ricchezza sorgerà dall’ombra della mia spada. Colui che mi si opporrà sarà umiliato e perseguitato”

Dopo questo discorso Maometto venne colto da febbre e morì da lì a poche settimane.
I sui parenti e i seguaci più importanti si radunarono e scelsero il successore, il “califfo”, in arabo.

Venne scelto Abu Bakr, suocero di Maometto e lui e gli altri tre che lo seguirono vennero denominati “i califfi (successori) ben guidati“.
Vennero chiamati così perché tutti e quattro ascoltarono le parole direttamente dal profeta, protessero la Umma, ovvero l’insieme universale della comunità islamica (compresi anche coloro che non sapevano di fare parte dell’Umma), furono i primi a fare applicare la Sharia, ovvero la legge islamica e combatterono contro i kafirun, ovvero gli infedeli.
Da subito le cose non andarono così liscie , per la successione, in particolare il quarto califfo, Ali Ibn Abu Talib , parente di Maometto si oppose allo sterminio dei Kharij:
I Kharij, una delle tribù arabe, aveva cospirato ed era riuscita ad assassinare il terzo califfo, Uthman Bin Affan.
Nacque un grande scontro dialettico tra il califfo Ali e il governatore della Siria, Muawiyya, che esigeva lo sterminio dell’intero popolo dei traditori.
Alì rispose che la Sharia e il Corano impedivano di uccidere degli altri musulmani.
Muawiyya concluse che Alì stesse violando la Sharia, e si ribellò.
Ne nacque una vera e propria guerra tra due fazioni, non per proteggere la tribù ribelle, non importava niente a nessuno di costoro, in realtà, ma per una questione di principio.
Alla fine Muawiyya vinse e fece uccidere Alì,e tutta la sua famiglia, oltre ai Kharij, ovviamente.
Ne nacquerò due confessioni all’interno dell’Islam, i sunniti, ovvero i discendenti dei seguaci di Muawiyya che credono in una concezione “elastica” della Sharia, ovvero che è l’importante il fine, non il mezzo.
I loro capi generalmente sono combattenti, persone pratiche che sanno quello che vogliono. Salvo che un dittatore li tenga buoni con tanto amore o dolcezza, ovvero li bombardi se provano a creare uno stato islamico.
E gli Sciiti, ovvero il rimanente dieci per cento dei musulmani, che credono in un interpretazione colta e ponderata del Corano e tendono a mettere al potere i maggiori studiosi dell’Islam sciita, come in Iran.
Gli Sciiti , ovvero i seguaci Di Alì, credono nella supremazia delle autorità religiose su quelle civili.
Tutte le autorità in campo religioso islamico hanno dimostrato con i loro scritti , e la loro erudizione (e con le loro azioni in stretta osservanza alla tradizione) la loro autorità e sono universalmente rispettati.
Per gli sciiti hanno anche autorità politica.
Nello sciismo è importante il rapporto tra Ayatollah (la luce di Allah) e “coloro che seguono“(tutti gli altri), in pratica ogni credente sciita segue le istruzioni impartite da uno studioso da lui scelto.
Nel caso sorgano dei dubbi si chiede a lui come risolvere il problema e la sua interpretazione è legge.
Il presidente Iraniano , tanto per fare un esempio , si occupa del Fiqh, ovvero dell’interpretazione temporale della legge islamica , impartita da dall’Ayatollah.
Quindi in Iran il presidente viene eletto ma il potere, in ultima istanza, spetta alle autorità religiose.

Appare però chiaro che TUTTI i problemi derivanti dai musulmani in occidente provengano dalla maggioranza sunnita, aizzata e finanziata dai sauditi.

Strano che i “giornalisti” non ne parlino.

Ovviamente gli ammerregani vedono gli sciiti come “terroristi” e appoggiano i terroristi veri contro… questo non lo capisco.
Nacque il primo califfato sunnita, la dinastia Omayyade.
Il successore di Muawiyya, Yazid, si trovò davanti ad un altro problema, il nipote di Maometto, Al Hussein Ibn Ali, deciso a prendere il potere.
Visto che c’era decise di farlo decapitare e di far fuori anche la sua famiglia.
Ne nacque un concetto molto importante per i sunniti, Maometto era un uomo, e i suoi discendenti erano semplici uomini.
La violazione della Sharia implica apostatasia, e questa è punibile solamente con la morte.
Gli Abbasidi si ribellarono, scioccati dall’uccisione del nipote di Maometto e decisero di porre fine alla prima dinastia dei califfi, sterminandoli tutti.
Visto che il posto era vacante il secondo califfato venne occupato dalla dinastia Abbaside.
Il primo califfo Abbaside , Abu Al Abbas, venne chiamato lo sterminatore, per il suo accanimento nello sterminio degli Omayyadi.
Li fece uccidere tutti, uomini, donne, vecchi e bambini, e quando non ne trovò più fece riesumare i cadaveri dalle tombe e li fece fare a pezzi.
Ne seguirono cinquecento anni turbolenti, scanditi da continue rivolte interne e dall’arrivo dei Crociati, che si impegnarono a liberare Gerusalemme.
Gli Abbasidi finirono con l’invasione mongola, che occupò la capitale Baghdad .
Il tempo passò, gli invasori mongoli si convertirono all’Islam e salta fuori un nuovo personaggio, Ibn Tamiyyah.
Costui intendeva prendere il potere e scacciare gli invasori mongoli.
Non poteva per via del fatto che molti di loro, se non tutti, si erano convertiti , e la Sharia impedisce di uccidere altri musulmani.
Da buon studioso quale era emise una Fatwa contro i mongoli, dicendo:
” E’ provato dal Libro, dalla Sunnah, e dall’intera nazione che colui che trasgredisce una sola delle leggi dell’Islam dovrà essere combattuto, anche se dovesse aver profferito le due dichiarazioni di accettazione dell’Islam.
La fede è obbedienza. se una parte di essa si trova in Allah e l’altra no, si dovrà combattere fino a quando tutta la fede sarà in Allah”.
Grandi battaglie, stragi di Mongoli non “abbastanza” musulmani e intere nazioni in fiamme.  Alla fine nasce la terza dinastia, quella ottomana, con sede a Costantinopoli, l’Attuale Istanbul.
Costoro regnarono a lungo e diedero grossi problemi anche all’occidente, fino alle sconfitte dell’inizio del ventesimo secolo, e alla presa del potere in Turchia nel 1924 di Mustafa Kemal , generale “laico” che diede la parola fine alla terza dinastia e al califfato.
Siamo partiti milletrecento anni fa, e abbiamo stabilito una cosa, secondo le credenze sunnite, la fazione che combatte in nome di Dio e vince, è legittimata a prendere il potere, non importa con quale mezzo.
Non solo, per costoro il problema principale è che tutti i musulmani non siano soggetti all’autorità del Califfo, e concezioni come il “porgere l’altra guancia” e la democrazia non solo sono sconosciute, ma sono espressamente vietate dalla loro interpretazione del Corano.
Tutti coloro che si oppongono alla fazione vittoriosa sono “infedeli” o “apostati” se di fede musulmana e per gli integralisti è un peccato non ucciderli.
Già negli anni trenta cominciano le prime rivolte salafite, dei fanatici integralisti, coloro che intendono riportare al potere il califfo, ovvero “il successore”, nel nome di Dio e su tutta la Umma.

il Nasikh

Vi ho parlato della genesi del pensiero musulmano sunnita integralista, e ora è il momento di parlare del Nasikh.
A differenza dei cristiani, che per la maggior parte sono dimentichi delle loro radici religiose, i musulmani sono ben consci di quello che stanno facendo.
Il miliardo e rotti di musulmani nel mondo pregano quotidianamente per la maggior parte, migliaia di essi sono tra i massimi studiosi del Corano e degli Hadit, gli scritti dei discendenti del Profeta, e milioni di essi sono impegnati a studiarlo ogni giorno , Il corano.
Provate a pensarci su, milioni di persone impegnate nello studio delle Sacre scritture, ogni giorno, e da più di mille anni.
Il risultato di tanta attività mentale e tanta devozione è rimarchevole, è molto difficile impegnarsi in uno scontro dialettico con uno studioso islamico e uscirne vincitori, se non impossibile.

Orbene, il problema che si pone ad un salafita, ad un Jahadista o un fanatico dell’ISIS è il seguente:
come fare a convincere i fedeli, e soprattutto i giovani, che la loro via è quella giusta?
Non vogliono solo regnare con il terrore, vogliono plasmare la mente delle future generazioni nate nei territori da loro controllati a loro uso e consumo.
Orbene, i religiosi sunniti integralisti si trovarono spesso in difficoltà con gli studiosi sciiti, per esempio, preparati forse anche più di loro sul Sacro Corano.
Il guaio è che il dogma principale dei musulmani integralisti è l’inviolabilità e l’obbedienza letterale al Libro.
Purtroppo nel Libro ci sono alcune imprecisioni e alcuni passaggi apparentemente in contrasto tra di loro (capirete poi come mai mi muova così con cautela parlando di questo aspetto del Sacro Corano, e come mai sia così attento alle maiuscole, mi salvolapelle, appunto).
Per esempio, inizialmente i fedeli dovevano pregare rivoti verso Al Quds, ovvero Gerusalemme, poi si rivolsero verso la Mecca, come si fa tutt’ora.
In molti punti del Corano si predica la ragionevolezza e la tolleranza verso i cristiani e gli ebrei, per poi sfociare verso la fine (Sahih Al-Bukhari 9:57):
“uccidete gli idolatri ovunque li incontriate. Prendeteli! Preparate loro qualsiasi tipo di imboscata!”.
Anche i cristiani si sono trovati davanti a contraddizioni, soprattutto tra le prescrizioni della bibbia e del Vangelo.
Per esempio gli ebrei , non mangiano carne di maiale, ma i cristiani si.
I musulmani, dal canto loro non mangiano carne di maiale, malgrado ritengano sacri e validi la Bibbia e il Vangelo, così come i cristiani ritengono valida la Bibbia.
Nel cristianesimo si chiama “rivelazione progressiva” ovvero un dettame più recente che abolisce quello “vecchio”.
Gli integralisti musulmani lo chiamano Nasikh wa’l Mansukh, che letteralmente ha qualcosa ha che fare con l’abrogazione, ma in realtà è un concetto molto più complesso.
Per gli integralisti, che hanno dell’infallibilità delle scritture un dogma, anche solo “pensare” che uno dei libri sacri possa essere in errore o in contraddizione è un peccato capitale, significherebbe voler “riscrivere” il Libro.
Secondo il Nasikh il Libro era “compreso non perfettamente” e la nuova rivelazione “spiega meglio” il concetto.

Ovviamente questa interpretazione capita a fagiolo e conviene particolarmente ai fanatici dell’ISIS e simili.
Il Corano è diviso in due parti , la prima parte scritta nella Mecca e quella di Medina.
Nella Mecca il Profeta Maometto era libero di predicare, e il Corano è pieno di riferimenti alla tolleranza e alla coesistenza delle varie religioni monoteistiche.
Dopo 18 anni avviene l’Egira, ovvero la fuga e Maometto deve ritirasi nella città di Medina, dopo ventisette lunghe e sanguinose battaglie riuscirà a ritornare a a riunificare gli arabi sotto l’Islam.
Nel Corano il tono si fa più severo, Il Profeta è compiaciuto delle pile di teste di nemici che gli portano i suoi guerrieri, e la tolleranza sparisce.
Gli integralisti , interpretando letteralmente le Scritture, asseriscono che il Corano di Medina è quello “corretto”, seguendo i dettami del Nasikh, appunto.
Corano 8:12- “ E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “ Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! 13 E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero”. Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero…! ” .
Questo è uno dei versetti del Corano più commentati, quello che, secondo i fanatici, giustifica la decapitazione degli infedeli.
Altri versetti, più tolleranti sono stati scritti prima, per cui non “valgono”.

e ancora un messaggio di pace dritto dritto dal Corano:

Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno,
che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato,
e quelli, tra la gente della Scrittura,
che non scelgono la religione della verità,
finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.
At-Twabah: 29

Viste le premesse adesso si capisce quanto la situazione sia seria.

Secondo la legge religiosa musulmana, la Shariʿah la pena di morte viene applicata nei seguenti quattro casi:

  • Omicidio ingiusto di un musulmano anche involontario, se a commetterlo è un non musulmano o un apostata.
  • Adulterio
  • Bestemmia contro Allah (anche se chi la commette non è musulmano)
  • Apostasia (Nidda , ovvero la rinnegazione della religione Musulmana)

Quindi quando un soldato Usa commette un errore e bombarda per sbaglio dei civili musulmani commette un reato gravissimo , che dovrebbe essere punito con la morte.

Adesso dovreste aver capito, perlomeno in parte come pensa quella gente, fanatica fino al midollo.

Certo , anni di preghiere passati a studiare il Corano a memoria li ha rincoglioniti per bene , soprattutto gli arabi, che sono sempre stati dei pessimi guerrieri, a prescindere da tanto bellicismo e sventolare di scimitarre del passato.

Purtroppo non solo americani e sauditi finanziano i fanatici, ma li aiutano a diffondersi. Non so se i salafiti  francesi, inglesi e italiani di seconda o terza generazione saranno tanto incapaci a combattere, quando sarà il momento. I turchi con le orde di milioni di bestioni armati di scimitarra e i Giannizzeri, ovvero orfani di guerra occidentali allevati dai soldati per farne terribili guerrieri fanatici quasi ci riuscirono, a prendere l’Europa…

Grazie a poche migliaia di Giannizzeri…

Buona notte ragazzi.

Per Calcydros da Nuke di Liberticida