Senza categoria

“Giù le mani dalle donne e niente risse”. Il depliant per migranti pagato con soldi pubblici

La Regione Friuli Venezia Giulia presenta la sua iniziativa. Un volantino con brevi frasi e figure dei “divieti”, stampato e distribuito in cinque lingue

Una delle figure incluse nella pubblicazione
Una delle figure incluse nella pubblicazione
Redazione Tiscali

Sei un migrante, uno straniero che scappa dalla guerra e dalla fame per venire nel nostro Paese. Allora, tanto per cominciare, eccoti le istruzioni su come comportarti. Scritte talmente semplici che perfino un bambino le capirebbe. Con tanto di vignette disegnate, e brevi istruzioni scritte, su cosa non fare. E’ l’iniziativa della Regione Friuli Venezia Giulia che ha presentato il depliant con il vademecum per i miganti, scaricabile in formato digitale anche su dispositivi mobili (smartphone, tablet, pc portatile).

Mani a posto

E quindi, come da depliant: niente molestie e meno che mai mani addosso alle donne, evitare risse e violenza, denunciare i crimini di cui si è testimoni, sapersi porre nei confronti degli altri. Razzismo? Esagerazione? L’assessore alla Solidarietà del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, spiega così l’iniziativa: “La nostra è una campagne preventiva. Vogliamo trattare bene chi raggiunge il nostro territorio ma desideriamo anhe che siano rispettate le regole del vivere civile occidentale”. Il volantino diventa il modo di entrare subito in contatto con chi è appena arrivato da Paesi extracomunitari, viene stampato in 20mila copie e distribuito attraverso Croce Rossa e Caritas, è costato a dire dello stesso assessore “poche centinaia di euro in carta e inchiostro”.

Donne e uomini hanno pari diritti

Una delle quattro vignette del depliant destinato ai migranti, riguarda la parità di diritti (e dunque di trattamento e di atteggiamento da avere) fra uomini e donne nel nostro Paese. Di cui viene anche ribadita l’importanza delle forze armate e dell’ordine. Questo significa che chi viene da fuori l’Ue non ha idea di queste cose? Secondo Torrenti: “Spesso nei loro Paesi di origine gli usi sono diversi, potrebbe accadere che gli usi occidentali generino equivoci. A nessun arabo viene in mente di palpeggiare una donna con il burqa, possono invece prendersi certe libertà alla vista di una minigonna, pensando a un segno di disponibilità, cosa che a volte riguarda anche gli italiani. Ma ovviamente le donne hanno gli stessi diritti e doveri degli uomini, hanno diritto di muoversi, vestirsi, colloquiare senza che questo messaggio possa essere frainteso”. Il depliant è stampato in italiano, inglese, francese, arabo e farsi.

Non siamo nel Far West

La seconda parte del volantino si concentra sulla violenza, ribadendo che le mani vanno tenute a posto, sia nel rapporto con le donne che con uomini percepiti in vario modo come rivali. L’assessore del Fvg ha spiegato ancora: “Questo deriva dalla valutazione di alcuni episodi perché ci sono stati casi di persone che hanno risolto un conflitto scazzottandosi. Non va bene ed è vietato, non si tratta di un problema fra due persone, ma normativo. Non si possono risolvere queste cose in un modo da Far West. Se hai subito torti o violenza non puoi metterti d’accordo con un paio di amici per vendicarti del rivale, invece specie in chi arriva dai Paesi africani dove i rapporti sono difficili c’è l’uso di non far da sé e di non rivolgersi alle forze di polizia”. La collaborazione degli stranieri, ci tiene a sottolinearlo, Torrenti, è ampia: “Le regole di convivenza civile sono apprese nelle prime settimane del soggiorno e quasi sempre sono rispettate, anche perché loro stessi hanno tutta la convenienza a farlo. Ma esistono eccezioni”.