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Juve-Commissione Antimafia: scontro totale

“Escludo in modo assoluto che ci siano stati rapporti amicali tra Agnelli e Dominello”, dice l’avvocato del club bianconero. “Serviva più prudenza”, ribatte il presidente della commissione.

Sportal.it

E’ scontro totale tra la Juventus e la Commissione Antimafia. Il tema è il rapporto, vero o presunto, tra Andrea Agnelli e Rocco Dominello, indagato per ‘ndrangheta e imputato con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso nel processo ‘Alto Piemonte’.

L’avvocato del club bianconero, Luigi Chiappero, ha negato ogni accusa. “Escludo in modo assoluto che ci siano stati rapporti amicali tra Agnelli e Dominello, non ho trovato nulla di questo tipo nelle carte”, ha detto prima di chiedere che vengano desecretati gli atti della deposizione resa di fronte alla stessa Antimafia dal procuratore della Figc Giuseppe Pecoraro, che ha deferito sabato il presidente della Juventus.

Rosy Bindi, che presiede la commissione, e Marco Di Lello, presidente della Commissione mafia e sport, hanno però controbattuto. “Lei fa notare che non ci sono stati rapporti ma da alcune intercettazioni emerge il contrario. Forse non ha alcune carte”, ha riferito la prima. “Senza nulla togliere alla consapevolezza su chi aveva di fronte, forse è stato affrettato dire: escludo categoricamente ogni tipo di rapporto. Serviva più prudenza”, il commento del secondo.