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La sete di Roma

Roma senz'acqua, si prepara il piano B in attesa delle piogge (e delle ferie d'agosto)

Venerdì si interromperà il flusso di acqua potabile dal lago di Bracciano verso i rubinetti della capitale e l’Acea potrebbe quindi essere obbligata a fermare la fornitura a 1,5 milioni di cittadini. Ma per evitare questa drammatica scelta governo e Regione Lazio lavorano a un piano B: si tratta di aumentare l’approvvigionamento idrico da altre fonti fino ai primi di agosto, quando i romani andranno in ferie e la richiesta di acqua diminuirà.

L’ipotesi che stanno studiando al ministero dell’Ambiente e che sarà discussa nella riunione di emergenza convocata per giovedì, è quella di far affluire nell’acquedotto di Roma più acqua da altre nove fonti di approvvigionamento: in particolare sulle cinque sorgenti che già garantiscono la gran parte dell’acqua potabile. Si pensa soprattutto a quella del Peschiera, la principale, situata in provincia di Rieti. Del nuovo piano ne parlano sia il Messaggero che Repubblica.

Arrivare fino ad agosto – L’obiettivo è quello di arrivare alla prima settimana di agosto. I romani cominceranno ad andare in ferie e di conseguenza diminuirà la richiesta di acqua. E poi si spera nelle piogge che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.

Il giallo sui numeri di Bracciano – Prima del vertice al ministero si attendono contatti preliminari tra Regione e Acea ma è la municipalizzata ad essere finita nel mirino. Soprattutto del governatore Zingaretti il quale ha fatto notare l’enorme sproporzione tra il mancato apporto di Bracciano, l’8 per cento dichiarato, e il razionamento per metà degli utenti della città.

L’Acea alla Regione: “Se c’è un piano alternativo ce lo illustri” – Sulla vicenda è tornata a parlare anche l’Acea, mediante un portavoce: “Dopo l’ordinanza emessa dalla Regione Lazio venerdì sera in modo unilaterale, che si continua a ritenere inadeguata e illegittima, Acea apprende solo dagli organi di stampa che sempre la Regione avrebbe ipotizzato un piano alternativo per ovviare alla captazione dell’acqua dal lago di Bracciano, prevedendo di utilizzare altre fonti o aumentando la portata di quelle attuali. Se la Regione volesse illustrare tali soluzioni, nelle sedi opportune, Acea sarà pronta ad ascoltare e collaborare”.

Sindaco M5s Anguillara: “Raggi assente a riunioni su lago di Bracciano” – “Se da novembre si fossero presi i provvedimenti giusti, magari si sarebbero salvati quei 40 centimetri che a noi avrebbero fatto la differenza. Questo non prendere mai in considerazione la realtà dei fatti mi amareggia. Acea a volte è venuta ai tavoli anche con arroganza”. E’ quanto afferma il sindaco di Anguillara, Sabrina Ansalmo (M5s), in un’intervista a La Stampa, rivelando che alle riunioni in Regione dei mesi scorsi per affrontare i problemi del lago di Bracciano “gli attori c’erano tutti: Acea, la Regione, l’unico sempre assente è stata la Città metropolitana, che non si è mai presentata”.

“Non ho problemi a dire che Virginia Raggi non si è mai presentata”, sottolinea la prima cittadina pentastellata di Roma: “Disse che conosceva bene il problema, che si sarebbe attivata per risolverlo. Capisco perfettamente che un sindaco sale su un treno in corsa, però un piano più tempestivo non avrebbe portato a questi risultati”.