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Loop 4 – Il colpo di stato

Come è potuto accadere?!? Lo abbiamo visto come è potuto accadere, un popolo che non
può eleggere democraticamente il proprio leader, giocoforza deve sottostare alle decisioni di
una ristretta oligarchia che mai, mai e poi mai, nelle sue decisioni terrà in considerazione
l’interesse del popolo per il cui conto si è autoproclamata il diritto di governare.
Un governo nato non dal voto ma da accordi tra soggetti diversi è sempre un governo
debole al suo interno perché poggia non su un mandato popolare ma, appunto, su un
accordo. Un tal governo vivacchia fino a che l’accordo regge (lo abbiamo visto con l’esempio
di Leone, lo vediamo in questi giorni di crisi, lo vedremo col prossimo governicchio
giallorosso, lo vedremo col governicchio che nascerà dalle prossime elezioni) ma è debole
anche agli attacchi esterni. Un governo debole non è garanzia automatica che non si
trasformerà in una dittatura, anzi espone il paese a pericoli ancor maggiori, non solo interni
ma anche esterni; un governo debole è facilmente manipolabile, gravemente esposto alle
influenze dei potentati stranieri a cui, per la sua debolezza intrinseca, non può opporre
resistenza.

Governo Berlusconi, Black Hawk Down.
Il 24 gennaio 2008 il 2° governo Prodi si dimette, era sostenuto da una coalizione composta
da ben 13 partiti (DS-DL/PD, PRC, RnP, PdCI, IdV, FdV, UDEUR, DI, DCU,
LAL,SD,LD,MRE) più l’appoggio esterno di ben altri 10 gruppi (PDM, IdM, VU, RD, UD, SVP,
SLD, AISA,MPC, SC), vengono indette elezioni anticipate (come avrebbe potuto durare una
simile accozzaglia? Cosa avrebbe potuto fare di buono un governo di mille anime in lotta tra
loro perché divise su tutto?) e il centro destra vince facilmente, nasce così il IV governo
Berlusconi sostenuto nella sua versione finale ( ci furono ben 3 rimpasti) da 5 partiti: PdL,
LN, PT, FdS, Ind. Il IV governo targato Silvio ha tenuto per ben 3 anni e mezzo, un record.
Sembrava di vivere in paese democratico, governava una coalizione di rappresentanti di
centro destra, l’area parlamentare che aveva ottenuto più voti, e sembrava pure reggere!
Sembrava che se la coalizione di governo tenesse non ci fosse verso di rovesciarla: come in
una vera democrazia chi vince le elezioni governa! Sembrava, appunto, ma è bastato uno
schiocco di dita del Re Presidente e puff, il governo IV Berlu non c’è più! Un governo non
eletto direttamente dal popolo ma nominato, ripeto NOMINATO, è sempre in bilico e può
cadere da un momento all’altro, basta che chi lo ha nominato lo faccia cadere.

Settembre 2011, Giuseppe Pisanu rilascia pubbliche dichiarazioni in cui auspica un governo
senza Berlusconi, ma già nei mesi precedenti, sotto pressione franco-tedesca, Giorgio
Napolitano lavorava per la sostituzione di Berlusconi individuando in Mario Monti il suo
successore, ma Mario non è un parlamentare ed è assolutamente sconosciuto agli italiani,
così Napolitano aggira l’ostacolo nominandolo senatore a vita e il 16 novembre 2011 gli
italiani apprendono che il presidente del consiglio non è più Berlusconi ma questo Monti
Mario.

Bella democrazia!

Lo sconosciuto Monti forma un governo la cui fiducia viene votata da TUTTI i partiti con
l’astensione della sola Lega. Tutta l’oligarchia vota compatta su comando di Napolitano, in
comando a cui non si può disobbedire, un comando che prende origine tra l’Eliseo e il
Reichstag (nome d’arte Bundestag) a cui tutto l’arco parlamentare ha fatto buon viso a
cattivo gioco, con buona pace di chi ancora crede che col voto parlamentare si possano
evitare governi imposti.

Ciò che rende grave quello che è successo (e che può benissimo ripetersi) non è il
comportamento che Napolitano tenne in quell’occasione, ma il fatto che fu
COSTITUZIONALMENTE INECCEPIBILE! Era nei suoi poteri costituzionali farlo e lo ha
fatto! Ha messo a capo del governo CHI HA VOLUTO perché è il presidente della
Repubblica che NOMINA il presidente del consiglio, non il popolo con le elezioni, ma il
presidente della Repubblica NOMINA IL CAPO DEL GOVERNO!

Pensateci prima di recarvi nella cabina elettorale! Pensate se e quale senso ha il vostro
DIRITTO al voto esercitato in queste condizioni!

Un uomo solo, un solo ha in mano il destino di un intero popolo; la concentrazione del potere
da cui questa costituzione ci doveva difendere è diventata non solo possibile,ma addirittura
LEGGE COSTITUZIONALE! Un uomo solo, nominato con elezioni proforma da una ristretta
oligarchia, piegato dalle pressioni di due capì di stato esteri, ha imposto al parlamento e al
popolo un governo accondiscendente al volere UE, ecco a cosa ci ha portato questa
costituzione fai da te.

La gente comincia a capire, comincia a rendersi conto, i dinosauri, quelli della mia generazione cresciuti nella convinzione di vivere in un democrazia, e tutt’ora CONVINTI di vivere in una democrazia, stanno scomparendo vivaddio. Le nuove generazioni sono interconnesse, parlano l’inglese, vedono che qualcosa non funziona, che qualcosa non quadra in questa “democrazia de noatri”.

Nella prossima puntata metterò a confronto il sistema elettorale italiano con quello
americano, la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta, vedremo quali
meccanismi sono stati adottati nel sistema americano per evitare derive dittatoriali.