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Uggenio sbarca in America

fievel-sbarca-in-america-locandina-del-film-215975Uggenio Renzi ultimamente non se la passa proprio benissimo. In calo nei sondaggi, in difficoltà col suo stesso partito, alle prese con un referendum che rischia di perdere, teme che la sua sfolgorante carriera politica, basata sui “qui lo dico e qui lo nego, Enrico stai sereno, Siamo il governo del fare” rischi di essere arrivata al capolinea. Ha provato a rilanciarsi in Europa, proponendosi, dopo la Brexit, come interlocutore privilegiato di Francia e Germania, ma dopo le iniziali intese a tre con le suddette potenze europee, le cose non sembrano andare per il meglio. Budino Hollande preferisce rimanere nella scia della Germania, cioè di un paese nemico storico della Francia governato da un’avversaria politica in Europa, piuttosto che fidarsi del compagno di schieramento europeo. La Merkulona, non intende invece concedere praticamente nulla a Renzi, in materia di aiuti sull’immigrazione, elasticità nel deficit pubblico, ammorbidimento della politica di austerità imposta dai crucchi. Tra i due ormai volano gli stracci, renzi rischia di fare la fine del Berlusca, quindi per il primo ministro di Rignano non resta che passare all’altra sponda…dell’oceano.

In America, oltre al fatto che “non ci sono gatti” Uggenio Renzi spera che un po’ di “trippa per gatti” gli venga elargita, per questo è andato a sdilinquirsi dal Presidente Premio Nobel per l’Abbronzatura, contando sul suo impeccabile inglese che tutti gli riconosciamo  https://www.youtube.com/watch?v=FKvSTy_QqYc

Non si può non rilevare il successo dell’operazione per aver ottenuto l’endorsement per il sì al referendum da Obama, probabilmente a costo di ricevere in cambio un avambraccio completamente ficcato in un ben determinato pertugio tale da rendere l’Uggenio di Rignano una sorta di pupazzo del ventriloquo Barack Obama. Magari un rafforzamento dell’ alleanza anti Putin, la continuazione dell’embargo che per il nostro sistema economico costituisce una bella mazzata nei maroni, tanto in tafazzismo siamo dei veri esperti.

Alla cena di Obama, giusto per far capire che oltre a saperlo parlare a menadito l’inglese lo sa pure scrivere, nella dedica sul guestbook della casa bianca, Uggenio Renzi, forse per imitare il “Germanstein” di  un altro ben noto Uggenio, che di perle linguistiche se ne intende, ha lasciato indelebilmente nero su bianco un tragico “goverment” per far capire ai cowboys con chi hanno a che fare, e si sa, scripta manent e pure le figure dimmerda!get