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A.C.A.B. – All cops are bastards

Cobra, Negro e Mazinga sono tre poliziotti del reparto speciale mobile, tutti i giorni in strada a fronteggiare ultrà, manifestanti, sfratti e sgomberi, sempre in situazioni dove la violenza è in agguato e mantenere il sangue freddo è l’unica arma per portare a casa la pellaccia. Ma la violenza quotidiana ha profondamente segnato la loro vita, la combattono esercitandola loro stessi. Brutti, sporchi e cattivi, questi poliziotti non sono gli eroi senza macchia e senza paura del cinema americano, ne i “buoni” dei telefilm, ma sono persone vere, con le loro debolezze e le loro contraddizioni, i loro drammi e le loro vite spesso solitarie o vissute nell’incapacità di gestire le situazioni familiari. In mezzo a due fuochi, quello dei “facinorosi” da arginare e quello della popolazione da difendere, che spesso non li ama o non li capisce, l’unico posto sicuro in cui rifugiarsi è la squadra, il cameratismo dei colleghi, anzi “fratelli” capace di aiutarli nelle situazioni difficili sia nell’esercizio del loro lavoro sia nelle situazioni private. L’arrivo di un nuovo collega, un giovane borgataro che credeva che “fare il poliziotto fosse un lavoro onesto” rischia di sfasciare i delicati equilibri della squadra ma, alla fine, i vecchi celerini rimangono uniti soli contro tutti, come mostra la suggestiva immagine finale del film.
Dramma d’autore senza la pesantezza dei film d’autore, azione e violenza senza essere un film d’azione, taglio netto e nervoso da documentario senza essere un documentario, con una regia attenta e nervosa che evita accuratamente di prendere una posizione ideologica, Acab è senza dubbio uno dei migliori film italiani visto negli ultimi tempi.
Ottima, come al solito, l’interpretazione di Favino e quella di Marco Giallini, grande attore troppo sottovalutato dal cinema italiano che conta.
Straordinaria la colonna sonora.
ANNO: 2012
GENERE: Drammatico
REGIA: Stefano Sollima
SCENEGGIATURA: Daniele Cesarano, Barbara Petronio, Leonardo Valenti
ATTORI:
Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Filippo Nigro, Domenico Diele, Andrea Sartoretti, Roberta Spagnuolo, Eugenio Mastrandrea, Eradis Josende Oberto