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Abortum – di Detestor

Pubblico con vero piacere un articolo del blogger Detestor, con cui ho avuto diversi proficui scambi di opinione sul blog “Il Pacco Quotidiano” e sul defunto forum di Pubblicogiornale

Abortum di Detestore per Il pacco Quotidiano
Carissimi, come forse saprete ho parecchie perplessità riguardo al dibattito sulla legge elettorale. Ultimamente da molti fronti si lancia l’idea di tornare al Mattarellum, idea che tutti entusiasticamente approvano, perché “qualsiasi cosa è meglio del Porcellum”. Siamo sicuri?

Io la mia idea già ce l’avevo, ma per verificarla ho fatto una simulazione con i dati delle ultime elezioni al Senato (alla Camera sarebbe impossibile farla per via dello scorporo parziale). Ho utilizzato la ripartizione dei collegi che si può trovare su Wikipedia. Non ho sommato i voti dei comuni ad uno ad uno, ma ho semplicemente confrontato i dati cumulativi del voto nelle varie province confrontandoli con i collegi della mappa, di conseguenza la simulazione non è accuratissima (specialmente nelle regioni con molti collegi), ma può rendere abbastanza l’idea. I dati sui senatori eletti col Mattarellum, suddivisi per regione, li potete trovare nel pdf in questo link. http://ilpaccoquotidiano.files.wordpress.com/2013/04/mattarellum.pdf
Centrosinistra: 130
Centrodestra: 125
Movimento 5 Stelle: 46
Con Monti per l’Italia: 7


Vallee d’aoste: 1

L’ attuale Senato eletto col Porcellum:Collegi_Uninominali_Senato_della_Repubblica_Italiana

Centrosinistra: 119
Centrodestra: 117
Movimento 5 Stelle: 54
Con Monti per l’Italia: 18
Vallee d’Aoste: 1

Confrontando i due risultati ottenuti, balzano subito all’occhio le seguenti considerazioni:

Grillo parla a vanvera. Ha recentemente dichiarato che vorrebbe tornare al Mattarellum, ma il risultato sarebbe una diminuzione dei seggi per lui, ma non delle responsabilità. (vedi punto 3).
Ainis, che ha detto che il governo potrebbe ripristinare il Mattarellum, pure lui parla a vanvera. E il bello è che lo chiamano costituzionalista, insieme all’ altro luminare della prorogatio. Ammesso (e assolutamente non concesso) che il governo possa interferire su questioni squisitamente parlamentari come questa, che lo faccia per decreto legge, e per giunta da dimissionario, richiederebbe un rincitrullimento di Monti per imporre una legge che dimezzerebbe il numero dei suoi senatori, e Monti, a differenza di questi figuri, non è un cretino.
Come potete vedere, il risultato avrebbe richiesto comunque un’alleanza fra Centrosinistra e Movimento 5 Stelle, quindi la governabilità non sarebbe stata comunque garantita. Fra l’altro, non prevedendo alla Camera un premio di maggioranza su base nazionale, come fa il Porcellum, con ogni probabilità avremo una situazione simile anche alla Camera, senza maggioranza assoluta di una coalizione (coalizioni che difatti il Mattarellum non prevede).
Se il Porcellum distorce il risultato politico, come vedete il Mattarellum lo distorce ancor di più. L’ esempio più palese: Monti e 5 Stelle, già col Porcellum “creditori” di seggi se rapportati al voto reale, si vedono ridurre ulteriormente i loro seggi.
Ho scritto “Centrosinistra” e “Centrodestra”, senza scendere nei dettagli dei partiti non certo per semplicità, ma perché è banalmente così. Col Mattarellum, i partiti si uniscono in singole liste, e sono poi i partiti stessi a proporti questo o quel candidato nel tuo collegio. Quindi, se sei del Pdl e la coalizione ha scelto di mettere nel tuo collegio un leghista, tu devi votare la Lega, se non vuoi dare il voto a qualcun altro. Di conseguenza, i pesi interni dei partiti nelle coalizioni non sono più decisi dagli elettori, ma dalle convenienze di partito. Ah già, dimenticavo, il Mattarellum non prevede preferenze.
A dire il vero, alla Camera per la parte proporzionale (solo il 25% dei seggi) è possibile votare il partito su una scheda separata, ma appunto solo per una piccolissima parte, e la soglia al 4% terrebbe fuori, oltre ai partiti già esclusi in questa tornata dal Porcellum, anche Sel, Centro Democratico, SVP, UDC e Fratelli d’Italia (escludendo gli eletti nei collegi contrattati con gli altri partiti). Bella democrazia.
Concludendo, si pensa di sostituire una legge elettorale, che ha i suoi difetti ma anche i suoi pregi (per esempio assicura matematicamente una maggioranza assoluta alla Camera per la coalizione vincente, una sorta di “maggioritario nazionale”, e non lo fa al Senato non per colpa di Calderoli, che l’avrebbe voluto, ma per limiti costituzionali), con una legge che:
– distorce ancora di più il voto degli italiani
– è ancora meno democratica perché ci toglie la possibilità di scegliere il partito, ma solo la coalizione
– non ci dà comunque la possibilità di scegliere il candidato con voto di preferenza
– non assicura comunque la governabilità

Chi glielo spiega adesso ai geni che vorrebbero sostituire il Porcellum con questo Abortum, e che lo farebbero per “restituire la democrazia agli italiani” e “per rendere il paese governabile”? E’ evidente che ‘sto Mattarellum non è la soluzione. E allora, che si fa? Io un’idea ce l’avrei, ma ho il pudore di tacere. Non sono un costituzionalista come Ainis o Becchi, io.