Economia

Alle banche 4.500 miliardi in 3 anni. Ma gli istituti bloccano i finanziamenti

Gli aiuti della Bce al mondo del credito tra 2008 e 2011, secondo la Commissione, “sono stati inutili”
Regna la sfiducia: i prestiti internazionali si riducono a velocità simile a quella del dopo crac Lehman

Equivalgono al 37% del Pil dell’intera Unione europea, i 4.500 miliardi di aiuti concessi agli istituti di credito tra fine 2008 e fine 2011. Ma dopo tre anni di sostegno la crisi bancaria è tutt’altro che risolta. E ora tocca agli istituti spagnoli che hanno bisogno di una cifra tra i 40 e gli 80 miliardi. Assetate di liquidità, in preda ad una crisi di nervi, le banche di tutto il mondo hanno ridotto i loro prestiti internazionali per 615 miliardi di euro. Un calo medio del 6%, che in Italia arriva al 10%. L’economista dell’università Cattolica Angelo Baglioni: “Il mercato interbancario è arrivato a fermarsi quasi come nel 2008”.
Siamo in una Europa in cui comandano le banche, abbiamo al governo dei banchieri, tutto si fa in funzione delle banche, le quali banche cominciano ad avere scarsa liquidità, non finanziano praticamente più nulla, l’economia rallenta fino a fermarsi del tutto e quindi, non essendo l’euro stampabile ma va ottenuto facendoselo “prestare” è logico che il sistema , ormai al collasso, sia stato progettato molto ma molto male. La colpa non è dell’euro? ma come si fa a sostenere una cosa così? la colpa è sempre e solo dell’euro, inteso non come semplice moneta, ma come sistema politico-economico-finanziario-monetario in cui ci siamo entusiasticamente buttati e in cui stiamo letteralmente morendo. Un motivo in più per maledire ora e per sempre il duo di delinquenti e malfattori che hanno fortemente voluto gettare l’Italia in pasto alle belve: Prodi e Ciampi. Se Dante Alighieri avesse scritto oggi la sua Comedia, al posto di Bruto e Cassio, in bocca a Lucifero avrebbe messo proprio Prodi e Ciampi. MALEDETTI!