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Brexit: cinquestelle, state alla larga da Farage

 

farage-grillo-675-675x275Pierfranco Pellizzetti per Il Fatto Quotidiano

Tra le tante crepe aperte dal pasticciaccio brutto del Brexit ce n’è una che crea non pochi problemi al Movimento Cinquestelle, reduce da un convincente successo nelle elezioni amministrative di domenica 19 giugno. Infatti gli esiti di Roma e Torino sembravano aver chiuso la partita con Renzi. Quanto costituiva l’effettiva – seppure implicita – posta politica in gioco della consultazione; tradotta nella conquista di un profilo istituzionale ricco di interessanti prospettive, sia per il referendum ottobrino come per lo show down elettorale previsto nel 2018 (o forse prima ancora). Soprattutto era stata superata a pieni voti la “prova affidabilità”; specie in area sabauda grazie a Chiara Appendino, la cui elezione confermava il forte radicamento nel territorio e – soprattutto – un’apprezzabile indipendenza rispetto allo Staff milanese e alle sue inquietanti pretese da supervisore occulto.

Insomma, una legittimazione a governare messa a rischio dalle imbarazzanti frequentazioni fuori confine e i lasciti di una lunga propaganda antieuropea che ha sedimentato nei criteri di giudizio di buona parte dei quadri M5S. Per dare un nome e cognome, Nigel Farage con il suo Ukip nuclearista e razzista. Eurofobo.

Il resto dell’articolo  http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/29/brexit-cinquestelle-state-alla-larga-da-farage/2868663/