Trento. Ha ucciso a martellate i due figli di due e quattro anni e poi si è suicidato gettandosi in un burrone. A scatenare il folle gesto, pare, le grosse difficoltà economiche in cui versava e che teneva nascoste alla famiglia. E’ stata la moglie a trovare i cadaveri dei piccoli.
L’ennesimo orrore consumato all’interno della famiglia dove, quasi sempre, sono i più deboli a pagare per la disperazione o la follia degli adulti.
Famiglie che, generalmente, vengono descritte come esemplari, serene e “normali”.
Ma è possibile cogliere segnali di crisi così profonde? E’ possibile prevenire certi atti estremi?