Cent'anni fa...

Guerra Italo-Turca

Il periodo storico a cui queste notizie fanno riferimento va dal 28 settembre 1911 al 18 ottobre 1912, che segna l’inizio e la fine della guerra tra l’Italia e l’impero Ottomano per il possesso della Tripolitania e della Cirenaica.  La guerra vide una netta prevalenza delle truppe italiane che ebbero facile ragione della disorganizzazione e del minore livello tecnologico dell’esercito turco.

 

LA STAMPA

22 febbraio1912

Segnalazioni degli avatori

TRIPOLI –  Alcune esplorazioni eseguite dal nostri aviatori segnalano qualche cavaliere Isolato e vedette piuttosto rade lungo la linea Fonduk Tokar-Zanzur. La valle Megenisl è sgombra. A Suanl Ben Gangia ci sono circa 1600 uomini; a Fonduk Ben Qasehlr ed a Suani Ben Adem la situazione rimane Invariata. Si sono presentate numerose famiglie profughe da Ohetna e hanno consegnato alcuni fucili Mauser.  E’ questo uno dei primissimi impieghi dell’aviazione: l’Italia schiera 8 aerei da ricognizione, l’impero Ottomano non dispone di velivoli.

I turco-beduini respinti dalla cavalleria

BENGASI –  Regna a Bengasi una tranquillità operosa. Il nemico pare che abbia compreso la vanità dei suoi parziali assalti contro questa o quella ridotta, contro questo o quel blokhouse, assalti coi quali non riusciva a recare quasi alcun danno a noi e nei quali esso invece subiva gravi perdite. I nostri soldati lavorano pacificamente e attivamente alla costruzione dei muri; che dovranno chiudere Bengasi e la Berca e proteggerle, sicuramente contro ogni eventuale attacco…

Il programma dei lavori pubblici in Libia

In una intervista al ministro dei lavori pubblici Sacchi viene dato enfasi e risalo ai lavori che le imprese italiane fanno nelle città liberate dai turchi: ristrutturazione del porto di Tripoli, costruzione di una ferrovia, canalizzazione dell’acqua potabile e  l’edilizia archeologica come il consolidamento strutturale dell’arco di Settimio Severo.