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Il Fatto Quotidiano e Disqus

Il Fatto Quotidiano rinuncia alla piattaforma di commenti Disqus per passare a un suo sistema interno.

Il Fatto on line ospita senza ombra di dubbio il più vivace, conosciuto e frequentato forum della rete in Italia. E’ stato anche uno dei primi, se non il primo sito web di notorietà nazionale ad adottare il sistema Disqus, contribuendo a farlo conoscere e a diffonderlo su moltissimi blog, noti, meno noti, amatoriali.

Il perchè di questa decisione, ufficialmente non la conosco, non so che cosa abbiano dichiarato gli amministratori del Fatto, non seguo più quel sito da parecchio. Posso fare delle congetture. Una possibile chiave di lettura è legata ai banner pubblicitari. I siti che ospitano inserti pubblicitari, aumentano i propri introiti quanti più clic ricevono. La possibilità di rilasciare e leggere commenti aumenta di parecchio il volume dei clic ricevuti, e di conseguenza gli introiti del sito. Però Disqus ha una particolarità: senza recarsi direttamente sul sito, si possono leggere e commentare gli articoli da Disqus stesso, quindi niente clic al Fatto. Anche Disqus ha i suoi banner pubblicitari (ma solo se installato su un blog che ha attivato esso stesso gli spot pubblicitari. Un blog come questo, senza banner, non consente a Disqus di avere suoi banner legati ai commenti rilasciati su Calcydros), i cui introiti vanno a Disqus anche se i commenti sono rilasciati sul Fatto. Possiamo dire che Disqus sfrutta il traffico di commenti e la notorietà del Fatto per aumentare i propri introiti.

Un’ altra chiave di lettura può essere che i commenti rilasciasti con Disqus non risiedono nei server del Fatto o di qualsiasi altro blog che abbia adottato il sistema, ma risiedono nei server di Disqus. In pratica il Fatto non è fisicamente proprietario dei commenti rilasciati sul Fatto stesso.

Disqus è anche un sistema che un amministratore di un blog non può modificare a suo piacimento, se non nei limiti previsti da Disqus stesso. Non può eliminare upvote e downvote, non può vedere chi rilascia i downvote, non può fare nulla per impedire a determinati soggetti di rilasciare upvote, magari anche non nomignoli offensivi. Qualsiasi cambiamento i responsabili di Disqus decidano di adottare, devono essere in pratica subiti dagli amministratori di blog, senza poter in alcun modo intervenire.

Terza ipotesi è questa: il Fatto non ha alcun bisogno della notorietà e visibilità offerta da Disqus, è già arcinoto e frequentato. Attraverso Disqus però, è diventato lo strumento per far conoscere altri blog ai suoi utenti, che spesso si dividono tra il Fatto e alcuni altri blog, finendo per trascurare o abbandonare il Fatto. Senza Disqus e con un sistema interno che costringe i suoi frequentatori ad aprirsi un nuovo profilo valido solo ed eslcusivamente per il Fatto, Gomez e soci vogliono tenere stretti a sè i commentatori impedendo il più possibile di “distrarsi” verso altri blog e, soprattutto essere il veicolo pubblicitario di blog spesso e volentieri ostili al Fatto stesso.

La domanda da porsi è: con questo sistema gli utenti del Fatto diminuiranno o resteranno sempre e comunque numerosi ma molto più legati al Fatto stesso e diserteranno gli altri blog?

Sarà una cosa positiva per piccoli blog come il nostro oppure ci impedirà d farci conoscere da altri utenti?