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India, spari marò-peschereccio: due morti

Riporto la notizia da Excite, anche per sottolineare le nostre…origini

 

Massimiliano Latorre (45 anni, di Taranto) e Salvatore Girone (35 anni, di Bari) sono i duemarò del Battaglione San Marco sospettati di aver ucciso il 15 febbraio scorso, sparando dalla petroliera italiana Enrica Lexie contro il peschereccio St. Antony, due marinai indiani, scambiandoli per pirati. La Polizia dello stato indiano di Kerala li ha presi ieri in custodia per sottoporli a interrogatorio.

Oggi è stato loro notificato un provvedimento di fermo. I due italiani hanno lasciato la guest house di Kochi, nel sud dell’India, dov’erano custoditi, per essere condotti a Kollam, dove dovranno presentarsi in tribunale.

I marò, compagni nel Reggimento San Marco e facenti parte del “boarding team” (squadra che si occupa di ispezionare e controllare le unità navali, in genere mercantili, in occasione di blocchi navali e pattugliamenti), sono accusati di omicidio, in base all’articolo 302 del Codice Penale indiano. Tale articolo, in casi eccezionali in cui la responsabilità del reato è dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio, prevede anche la pena di morte.

Tra India e Italia si è sfiorata la crisi diplomatica. Il governo indiano è convinto che, trattandosi di un peschereccio indiano e di due vittime indiane “debba prevalere la legge della territorialità”.

Per l’ambasciatore italiano Giacomo Sanfelice era invece palese che l’episodio, avvenuto su una nave battente bandiera italiana ed in acque internazionali, dovesse essere sottratto all’autorità di New Delhi.

La Farnesina ha infine diramato un comunicato in cui ufficializzava il mancato accordo, evocando “atti unilaterali” da parte della polizia indiana e ribadendo che i militari a bordo della petroliera “godono della immunità della giurisdizione rispetto agli Stati stranieri”.

Da parte sua il portavoce del ministero degli esteri indiano, Syed Akaruddin chiosava la riunione sostenendo che “abbiamo spiegato la logica della nostra posizione” e l’auspicio che “l’Italia voglia cooperare con noi nell’assicurare che la legge territoriale faccia il suo corso. Abbiamo anche chiesto loro di collaborare pienamente con la polizia del Kerala”.

Le versioni dei marò e dei pescatori sono radicalmente discostanti. Si attendono i risultati dell’autopsia dei cadaveri. varie circostanze fanno pensare alla coesistenza, in ore ravvicinate, di due incidenti distinti.

Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi conferma che quella della Enrica Lexie “è una questione che deve essere trattata a tutti i livelli e in queste ore, così come dall’inizio di questa vicenda, è trattata a tutti i livelli politici, diplomatici e anche attraverso contatti e consultazioni discrete”. IlMinistro ha poi assicurato che “intendiamo mettere in atto tutti gli sforzi per risolvere rapidamente” la vicenda.