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Le infinite meraviglie del Cattolicesimo : Santi e cani (extended version)

Oggi, mentre insegnavo lingue straniere a mia figlia, in particolare il Dialetto veneto, con il metodo Nuke  (già utilizzato per altre lingue,tra cui francese e inglese) e cantavamo “me Compare Giacometo, el gaveva un bel Gaeeetooo…” mi sono sovvenuto del ragionamento che feci in passato sulla Canicola e sulla levata eliaca della stella Sirio. Eh si , il mio cervello funziona proprio in questa maniera.
E nel mentre che preparavo, nella mia mente un altro articolo sul Mistero del Natale, il Cristo Eterno di Sant’Agostino e gli archetipi di Jung, ho pensato di annoiarvi con questo mio scritto:

Il 25 luglio è da sempre collegato, da tempo immemorabile, con la canicola, un periodo di caldo infernale e torrido.
Anche quest’anno saremo in perfetta coincidenza di tempi e temperature.
Ma da dove viene il termine Canicola e cosa c’entrano i santi ed i cani?
La canicola, e la data del 25 luglio coincidevano, secondo il calendario antico con la levata elica di Sirio.
In quella data, più o meno avveniva un fatto singolare, ovvero la stella sirio sorgeva appena prima del sole, e dopo diversi giorni avveniva la calata eliaca, ovvero il tramonto della stella Sirio che avveniva subito prima del tramonto..
Il periodo coincideva con l’inizio delle piene del Nilo, e nell’antico Egitto, ciò rivestiva una certa importanza, dato che senza le piene niente raccolti. Nell’antichità il fenomeno iniziava grosso modo a partire dal 25 luglio fino a quasi tutto il mese di agosto,
Ma la stella Sirio , facente parte secondo i Romani della costellazione del cane minore, era sacra sia Ad Iside, che ad Anubis, il dio gigante con la testa di cane, o sciacallo.
Iside era la dea della fertilità, ma anche della morte e della resurrezione e Anubi, era il dio con la testa di cane (uno sciacallo, a dire il vero, ma con i miti non si sta troppo a sottilizzare), che era destinato alla protezione dei morti e le traghettava verso l’aldilà.
E per gli Egiziani era più importante quello che succedeva sopo la morte, che quello che succedeva prima. Anubi, mai soppiantato del tutto da Osiride, nuova divinità dell’oltretomba egizia rappresenta un archetipo perfetto dello psicopompo, ovvero la creatura che conduce il defunto nell’aldilà, con in più il compito di giudice.
Ma poi arrivò la religione cristiana, e gli dei con la testa di cane sono stati dimenticati……
C’è però un santo particolare, San Cristoforo, che alla fine degli anni 60 venne tolto dal calendario, e guarda caso, si festeggiava proprio il 25 luglio.
Ecco come veniva raffigurato nel rinascimento, un gigante, che traghettava i viandanti attraverso un fiume caricandoseli sulle spalle e attraversando a nuoto.
Un gigante traghettatore, festeggiato il 25 luglio?
Certo , deve essere una coincidenza.
Ma come lo raffiguravano nel medioevo?
 Antica Icona greca, San Cristoforo è quello a destra.
 Visibile ad Atene, nel Museo Bizantino.
Secondo le varie leggende, Cristoforo era un cananeo , appartenente al leggendario popolo dei cinocefali, ovvero gli uomini con la testa di cane.
FIno al IV secolo dopo Cristo l’unica rappresentazione autorizzata del Gesù  era un uomo con la testa di cane che trasporta una pecora sulle spalle, l’allegoria del “buon pastore”, il cui significato originale è andato perso..
Il cattolicesimo, che non butta via niente, ha pensato bene di accontentare i devoti di Anubis con un santo creato ad hoc.
Ma non è finita tutti i santi che sono legati in qualche modo ai cani, come san Bernardo, san Domenico e san Rocco, guarda caso capitano tutti in Agosto.
Ma rimane un ultimo santo , il più “cane” di tutti.
San Guinefort era un levriero.
Nel 13 secolo il suo padrone esce per andare a caccia e lo lascia solo con il figlio, ancora in fasce.
Torna a casa e trova la culla rovesciata e il cane con le zanne sporche di sangue.
Subito trafigge il cane con la spada, ma , subito dopo, trova il figlio sotto la culla, vivo e con in mano i resti di una vipera sbranata.
Nasce la leggenda e il culto del santo cane, che viene ricordato, guarda caso proprio durante la canicola.
Ma la data cambia leggermente, per motivi astronomici e di variazione del calendario.
E il culto continua a prosperare, per settecento anni, fino agli anni 30 con la condanna definitiva della chiesa cattolica.
Se non fosse inverosimile il tutto  sembrerebbe il residuo un antico culto dedicato al dio Anubi che i credenti hanno perpetuato per millenni, malgrado le resistenze della chiesa cattolica.
By Nuke di Liberticida