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L’errore

Questo interessante documentario, al netto dell’enfasi che gli alleati vincitori inevitabilmente hanno profuso nel messaggio, visto con gli occhi di oggi rivela gli errori commessi nell’aiutare la ricostruzione tedesca. Se, da un lato, era pur necessario aiutare la Germania a risollevarsi per assicurare stabilità ad un intero e immaturo continente e porre un baluardo alle velleità espansionistiche del comunismo sovietico, era anche parimenti necessario profondere maggiore analisi alle conseguenze che da una Germania forte sarebbero potute derivare. Si ritenne che lo smembramento in due stati avesse potuto risolvere il problema tedesco, perchè è dai tempi di Cesare che i tedeschi sono un problema, mai veramente integrati con le altre società europei, da sempre si ritengono superiori agli altri popoli e questo atteggiamento, colpevolmente sottovalutato quando non ignorato, ci ha portato ai problemi che oggi viviamo. Si attribuì all’eccessiva durezza mostrata verso la Germania dopo la fine del primo conflitto mondiale la nascita della WWII, così, tenendo conto di questo, si volle procedere con quello che si ritenne la giusta misura tra bastone e carota che consentisse di avere una Germania florida ma non più letale. Ha funzionato, per qualche tempo,questo va riconosciuto, ma solo per la Germania Occidentale, per quella orientale le cose sono andate molto diversamente: è staat oppressa dal comunismo, è stata armata fino ai denti dal comunismo, è stata riunificata all’altra Germania dopo il crollo del comunismo. Ora siamo ritornati nella condizione che si era cercato di evitare: una Germania forte economicamente e militarmente.

Per evitare questo bisognava dividere la Germania in almeno 4 parti e non solamente in due, in questo modo il crollo del comunismo non avrebbe consentito la riunificazione, o almeno la piena riunificazione. I collegamene viari, che nel filmato vengono elencati tra i problemi principali, avrebbero dovuti essere ripristinati con più raziocinio, in modo che consentissero solo lo sviluppo strettamente necessario ad una vita decorosa della popolazione e non di più, le grandi industrie andavano ridimensionate, non ricostruite al completo. Ora questi errori li stiamo pagando. I tedeschi sono un popolo tenace, fiero e laborioso, sono qualità fondamentali che portano lontano, questo si vede bene nelle immagini di questo e di altri filmati dell’epoca, e lontano, i tedeschi, ci sono andati. Ma l’istinto di supremazia che pervade quella razza mai si è sopito e adesso, al posto della brutalità guerriera, hanno messola brutalità economica concretizzatasi con l’inganno dell’euro, che altro non è che l’estensione del marco ad altre nazioni.

Anche questa volta il loro disegno finirà come le altre volte: macerie, distruzione e Germania vinta, l’inghilterra, ormai tradizionale nemico dei tedeschi, non è disposta a farsi assoggettare, quindi è solo questione di tempo.Se fossimo furbi, ma non lo siamo, cercheremmo una via alternativa all’euro e all’eruopetta a guida crucca, ma, ripeto, non siamo furbi.