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Rezyenes

Mi piace il Matteo, ha le idee chiare ed è determinato. Ma le sue idee chiare non hanno nulla di innovativo, di fatto Renzi tenta di applicare le care vecchie teorie keynesiane: immettere denari nel sistema! Come hanno fatto USA, UK e Giappone, il problema è che Renzi lo deve fare senza stampare moneta, in pratica è come avere il serbatoio dell’auto quasi vuoto e lo si deve riempire senza tirare fuori il portafoglio. Ecco, vediamo in parallelo con la metafora del distributore quali sono le difficoltà del Matteo nostro:

1) Spending Review  

Si cerca di raccattare denari col risparmio sulle spese improduttive, nel il parallelo con l’auto significherebbe andare pianissimo per consumare meno; ritornando al discorso economico qualche vantaggio lo si può avere, ma si rischia di bloccare investimenti vanificando proprio il fine di pompare ossigeno pecuniario nel sistema. Naturalmente al netto di questa o quella lobby che non vuole rinunciare ai propri sprechi.

2) Il prestito

Proprio non ce la faccio, impietoso il computer di bordo mi dice che mi fermerò 10 km prima di arrivare a destinazione, ma boia d’un mond leder non posso usare i miei soldi, allora chiedo un prestito: dieci euro ma ne devo restituire 15 e devo arrivare a destinazione con almeno la metà dei litri di carburante che ho comprato con i soldi del prestito. E’ il famoso 3% del rapporto deficit/pil: se riusciamo ad arrivare al 2,5% potremo spendere per lo 0,5% del pil, se arriviamo al 2% potremo spendere l’1% e così via. Ma sarà difficile che ci riusciamo, dato che abbiamo dovuto indebitarci per avere i soldi per la benzina, ovvero abbiamo fatto crescere il deficit che, essendo al numeratore, se cresce fa crescere anche il risultato del rapporto.

3) Commercio con l’estero

Un’altra via è quella di esportare, vendere i nostri prodotti all’estero. Con una moneta artificialmente forte rispetto alle possibilità della nostra economia è cosa ardua, in pratica è come se pretendessi di vendere pezzi dell’auto per ricavare i soldi del carburante, tenendo i prezzi artificiosamente alti  dei particolari che intendo vendere.

4) Las Vegas

Vado in un casinò, mi faccio prestare i soldi per giocare e spero di vincere. E’ quello che sta tentando di fare Renzi con il giochetto della Cassa Depositi e Prestiti per sbloccare i pagamento della P.A. alle aziende creditrici . I soldi della CDP provengono dal risparmio postale e non possono essere usati direttamente, per cui saranno le banche a pagare le imprese concedendo agli enti locali debitori i prestiti per pagare le aziende,che riprendendosi mettono in moto l’economia che porta nuova linfa nelle casse delle P.A. locali che potranno far fronte al debito con le banche; un gioco d’azzardo insomma! Ma bisogna far presto: con gli accordi di Basilea 3 che incombono, i quali obbligheranno le banche ad accantonare cifre simili a quelle che prestano, la stretta creditizia sarà inevitabile anche per le P.A.

5) L’europa non può dettarci le regole.

Bravo Mtteo, ben detto, ma tra il dire e il fare stavolta c’è di mezzo ben più che il canonico oceano, ci sono vari oceani. Vorrei che Renzi riuscisse nei suoi intenti, glielo auguro e me lo auguro, ma le difficoltà saono tante…forse troppe!