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6 giu – (vocedeltrentino) Pubblichiamo la lettera di una mamma disperata residente in zona, che la stessa ha inviato al Presidente della Repubblica Napolitano e al Presidente del Consiglio Letta. Questa lettera, riportata integralmente è stata pubblicata su altri quotidiani, anche nazionali, suscitando apprensione e in alcuni casi amarezza. I contenuti non vanno strumentalizzati politicamente, ma devono invece far riflettere, per far capire il grado della disperazione e l’emergenza in cui viviamo da qualche tempo, e che in taluni momenti potrebbe essere alleviata con il buon senso, magari, aggirando la burocrazia e sopratutto difendendo la meritocrazia.

Egregio Sig.Presidente della Repubblica e Sig.Presidente del Consiglio,
«Scrivo questa lettera aperta da inoltrare ai giornali tramite l’ass.ne Legittima Difesa, non scriverò pubblicamente il mio nome onde evitare ulteriori vessazioni da parte di chi dovrebbe tutelare la gente in difficoltà.
Io chiedo di perdere la cittadinanza italiana e diventare una extracomunitaria, lo chiedo perchè sono stanca di non poter vivere con mio figlio solo perchè italiana e come italiana non ho diritto ad agevolazioni in materia di aiuto..in particolare di punteggio per l’assegnazione di una casa popolare.
Sono attualmente senza lavoro, dopo anni di lavoro saltuario, nell’ultimo anno dopo la separazione ho vissuto a Milano avevo un lavoretto ed una famiglia che mi ospitava…ma mio figlio , che vive con i nonni, ha cominciato a sentire la mia mancanza..sono quindi tornata nella mia città pur di stare qualche ora al giorno con lui, ospite di amici ..una settimana in un posto, poi altro posto..il sacrificio in attesa della casa popolare..ritenevo di avere tutti i requisiti…volevo ricongiungermi a mio figlio….ma non rende punteggio un solo figlio e non nello stato di famiglia…qualcuno dovrà spiegarmi senza una casa come posso dichiarare un nucleo famigliare….non mi spettano aiuti diversamente dalle famiglie straniere..io italiana non sono gradita nella mia terra…l’Italia è un paese fondato sul lavoro…Bugie….il lavoro è prima per gli stranieri…le case popolari prima agli stranieri…i contributi prima agli stranieri…
Non mi uccido perchè non do questa soddisfazione e poi comunque mio figlio ha bisogno di me..ma vi prego con il cuore toglietemi la cittadinanza Italiana e fatemi diventare extracomunitaria, voglio avere una casa per vivere con mio figlio, mi sento discriminata per essere Italiana…chiaramente questo appello è anche alla Sig.ra Ministro pari opportunità….mi dia le stesse opportunità di chi italiano non è.
Fiduciosa di una risposta..anche se dubito…I miei riferimenti personali sono a conoscenza dell’Ass.ne Legittima Difesa che invierà questa mia richiesta ai giornali».

Un disperato appello di una mamma: «toglietemi la cittadinanza Italiana» | Imola Oggi