Economia

Tassone sui ricconi

Sul Sole 24 Ore del 18 agosto c’è un articolo sulla scarsa resa delle varie tasse sul lusso escogitate dal governo Monti. Nell’articolo si lamenta che lo scarso gettito sia così basso a causa dei “furbetti” che, in un modo o nell’altro, riescono più o meno legalmente a non pagare le cifre richieste dal fisco. Ma io faccio un altro ragionamento: ammettendo che l’erario riesca ad incassare tutto, avremo questa condizione:

  1. tassa sulle imbarcazioni: 155 milioni
  2. tassa sugli aeromobili: 85 milioni
  3. tassa sulle auto di lusso: 147 milioni

totale 387 milioni di euro

Cosa si fa con una cifra del genere? Si riesce ad abbassare l’iva di almeno 4 o 5 punti per far ripartire i consumi? Non credo! Consente quella cifra di abbassare l’irpef e far ripartire i consumi? Non credo! Allora a che serve? Bè ci si possono pagare i privilegi di Fini: metà della cifra per gli svaghi suoi e della sua scorta; con l’altra metà ci salta fuori il suo stipendio per qualche mese.

Ecco a cosa servono le tasse sul lusso, a pagare l’1 o 2% del totale costo dei privilegi della casta, lasciando ad aziende e popolo il restante 98 – 99% cercando di  farci credere che il governo stia combattendo l’evasione e tassando i più abbienti. Ma chi, nella casta, è il più attivo a spingere demagogicamente e retoricamente per le tasse sul lusso? Ma il Partito Democratico naturalmente, nella persona di Rosy Bindi, la donna che il mondo ci invidia!

una tassazione molto forte sui grandi accumuli di ricchezza

By Rosy Bindi

Ecco la soluzione!