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Titoli acchiappafantasmi

Il nostro sindacalista aziendale mi ha dato una copia di  “FalceMartello, mensile marxista per l’alternativa operaia”, il n° 254 del 5 giugno 2013, me lo ha dato, senza averlo letto, per mostrarmi un articolo che riteneva avrebbe attratto la mia attenzione, dal titolo eloquente: “Uscire dall’euro?”. Vuoi vedere che i comunisti si sono svegliati, ho pensato, vuoi vedere che hanno capito che l’euro è una truffa gigantesca? No, non l’hanno capito! Ho letto l’articolo: è solo un attacco alla sinistra e una velata difesa dell’euro, eloquente la conclusione: “Piuttosto che continuare a scervellarci nell’alternativa tra due poli che non differiscono nella sostanza, sarebbe ora di spostare i termini della questione: non dentro o fuori dall’euro, ma dentro o fuori dal capitalismo.” E’ chiaro che la percezione del problema dal loro punto di vista è totalmente distorta e fuorviata dall’ideologia, mi rammarico solo della mia ingenuità, dell’aver creduto che simili individui potessero in qualche modo, anche se lentissimamente, evolvere le loro vedute e il loro pensiero. Un altro titolo accattivante mi ha indotto a ritardare l’inevitabile consegna al sacco della spazzatura questo delirio: “Organizziamo la rabbia”. Ancora una volta i maestri della retorica mi hanno ingannato: “è vero”, mi son detto, “non capiscono nulla di economia e vivono nell’ottobre del 1917, ma la crisi la vedono e magari intendono fare qualcosa”, perdo i 5/6 minuti necessari a leggere la pagina: è solo un elenco di dati sull’andamento disastroso dell’economia, c’è un forte l’attacco all’attuale sinistra colpevole di aver abbandonato il comunismo, ma nessuna, dico nessuna proposta su come organizzare la rabbia della gente! La solita retorica dei media comunisti: titoli accattivanti e articoli vuoti, senza alcun contenuto o proposta, solo critiche a tutto e tutti. A pagina 6 il giornale si autocelebra, ci informa che compie trent’anni, che è nato nell’83 e che nell’84 è stato disconosciuto dal PCI che si stava “socialdemocratizzando”, che ha subto tentativi di censura da parte della dirigenza comunista ma che, dopo tre decenni, loro sono ancora qui e il PCI si è sciolto come neve al sole. E hanno il coraggio di definirsi democratici, di asociare la democrazia al comunismo…il cassonetto dell’immondizia non attenderà oltre!