Senza categoria

Università di Messina, la ‘ndrangheta condizionava gli esami: sei arresti

La ‘ndrangheta condizionava esami all’università di Messina, corrompendo o in altri casi intimidendo i professori,La direzione investigativa antimafia di Catania ha eseguito ordinanze cautelare nei confronti di sei persone indagate nell’ambito di un’inchiesta su esami «facili» all’università di Messina.

DOCENTI DI SPICCO – Ai vertici del gruppo, un docente della facoltà di Economia Marcello Caratozzolo e dell’ex consigliere provinciale Santo Galati Rando, entrambi posti ai domiciliari, e di Domenico Montagnese, in passato coinvolto nell’inchiesta sull’omicidio del professore universtario Matteo Bottari, e Salvatore D’Arrigo, condotti in carcere. La Dia ritiene di avere scoperto un’organizzazione che influenzava le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e agli esami universitari. Ai vertici del gruppo .

«QUELLO SI CACA DI SOTTO» – Nelle intercettazioni della Dia si legge: «Se tu ti vuoi prendere gli esami senza fare un cazzo.. e..senza problemi, allora bisogna andare praticamente a minacciare…non c’è niente da fare è così…è questo il sistema… quello si caca di sotto è tutto la il discorso…bisogna andare a minacciare…bisogna andare a minacciare e saperlo fare…perchè se no, sei fottuto». Questo uno dei dialoghi di Montagnese arrestato nell’operazione «Campus» a Messina. «E poi c’è il metodo Caratozzolo…. – continua Montagnese – Caratozzolo và.. dice: ‘questo è un amico..un..cosa..vediamo che possiamo fare.. parapì..parapù».