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A tirar troppo la corda…

Sparatoria davanti a Palazzo Chigi: feriti due carabinieri

 

Da Il Giornale.it

sparatoria

Mentre il nuovo governo si trovava al Colle per prestare giuramento, un uomo in giacca e cravatta ha aperto il fuoco davanti a Palazzo Chigi contro le forze dell’ordine 

Un carabiniere è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al collo, un altro militare è stato colpito a una gamba. Nell’agguato è rimasta ferita di striscio anche una passante incinta. “Non ci dobbiamo stupire – ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno – quando si inveisce continuamente contro il Palazzo, come se fosse da abbattere”.

Sette bossoli a terra. A Piazza Colonna è il panico. La sparatoria zittisce il Paese e getta un’ombra di panico proprio mentre il premier Enrico Letta e i ministri prestano giuramento davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Subito scattato lo stato di “massima allerta” sul piazzale antistante il Quirinale dove le forze dell’ordine hanno iniziato a far defluire la folla. Anche tutta la zona attorno alla sede del governo è stata chiusa al traffico di auto e mezzi pubblici. Giunto davanti allo sbarramento del reggimento mobile dei carabinieri, Luigi Preiti, un calabrese di 46 anni, è arrivato davanti a Palazzo Chigi e, all’improvviso, ha aperto il fuoco contro i militari urlando“Sparatemi, sparatemi!”. Sono stati esplosi diversi colpi con una calibro 22, mentre piazza Colonna scoppiava il caos. Il brigadiere Giuseppe Giangrande (50 anni) è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Umberto I per una ferita di arma da fuoco alla gola, l’appuntato Francesco Negri (30 anni) è stato invece portato al san Giovanni Addolorata per ferite di arma da fuoco agli arti inferiori e una contusione alla testa.

L’attentatore ha tentato di fuggire, ma è stato immediatamente immobilizzato a terra dai carabinieri rimanendo ferito durante la colluttazione. “Per favore, allentatemi le manette, non sento il braccio”, avrebbe detto alle forze dell’ordine, mentre un addetto alla sicurezza ha raccontato:“È apparso freddo e lucido”. Il pubblico ministero di Roma Antonella Nespola ha subito chiesto al gip la convalida del fermo. L’uomo sarà interrogato tra domani e martedì. Nel frattempo sono già stati disposti gli accertamenti necessari a definire il profilo dell’attentatore. Proprio per questo non è escluso che possa essere decisa anche una perizia medico legale per valutare le sue condizioni di salute. Preiti viveva da una ventina d’anni a Predosa (Alessandria), dove aveva una ditta di materiali edili. Il fratello Arcangelo ha raccontato che l’attentatore non ha mai avuto problemi psichici, ma che aveva dovuto chiudere l’azienda per problemi economici dopo essersi separato dalla moglie e che da agosto scorso si era dovuto trasferire in Calabria a casa dei genitori.

“Sono sconvolta – ha commentato l’ex moglie Ivana – non riesco ancora a credere che lo abbia fatto”.

Sergio Rame