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Enrico “sheepheart” Letta

Da Liberoquotidiano.it

Non toccate le tasse – Ma è in un altro passaggio che l’Ocse getta la maschera e detta la linea. L’organizzazione sostiene che in Italia “è impossibile per il momento ridurre in modo significativo il livello complessivo dell’imposizione, ma l’eliminazione delle agevolazioni fiscali senza giustificazioni economiche permetterebbe di aumentare la base imponibile e quindi ritoccare le aliquote marginali senza impatto sulle entrate”. Quindi le parole del capo-economista dell’Ocse, Pier Carlo Padoan: “Se le priorità sono crescita e occupazione la prima cosa da tagliare sono le tasse sul lavoro, più importante che ridurre l’Imu”. Insomma, secondo l’Ocse la gabella sulla casa non deve essere toccata.

Riuscirà Letta a tenere testa alle pressioni internazionali, a far valere le nostre ragioni o soccomberà come una pecorella, come una banderuola sempre orientata verso la direzione del vento e farà la stessa fine ingloriosa di Monti, osannato finchè leccava i piedi e poi scaricato miserabilmente  quando è divenuto inservibile? Le premesse non sono delle migliori….

Imu, l’ipotesi: sostituirla con una tassa comunale

La rata di giugno dell’Imu è sospesa, ma quello che accadrà a dicembre, quando in teoria si dovrebbe pagare il saldo, ancora non ci è dato sapere. Nelle ultime ore, sta comunque prendendo corpo l’idea di riforma generale dell’imposta che potrebbe cambiare nome, abbracciare anche altri tributi come la Tarsu (tassa sui rifiuti), essere rivista sia nella base imponibile che nelle aliquote, e inglobare anche l’imposta di registro che si paga sul trasferimento degli immobili. Una sorta di maxi-tassa complessiva ancora più pesante, insomma. Anche la nuova imposta, come l’Imu da quest’anno e la futura Tares, dovrebbe essere interamente a favore dei Comuni, che potrebbero intervenire per una graduale modifica delle aliquote. La nuova maxi-tassa potrebbe inglobare anche una parte del gettito d’imposta di registro (quella che si paga sul trasferimento degli immobili). 

Le ipotesi – Secondo il retroscena tratteggiato dal Corriere della Seral’Imu verrebbe in pratica trasformata in una “Imposta di servizio dei Comuni” che potrebbero dunque intervenire per modificare le aliquote. Naturalmente si sta studiando il modo per far si che tutta l’operazione non si trasformi in un boomerang, ossia in un aumento secco delle tasse. Diverse le ipotesi al vaglio riportate dal Corsera: si pensa al ricalcolo della base imponibile, all’aumento delle detrazioni per i figli a carico, oppure potrebbe essere introdotta una sorta di franchigia che esenti dal pagamento dell’imposta i prorpietari che hanno redditi più bassi. Su questo Pd e Pdl hanno posizioni diverse. I democratici vorrebbero esentare dall’Imu chi paga fino a 4-500 euro (circa l’80% dei proprietari) e rinunciare a 3 miliardi di euro di gettito. Il Pdl pretende che la cancellazione totale dell’Imu per tutti e la restituzione di quella pagata nel 2012. Servirebbero otto miliardi subito e 4 l’anno dal 2014 in poi.