Senza categoria

Gioco antiislam: La Lego ritira un gioco dopo le proteste delle comunitá islamiche

Alla fine la Lego si è piegata. La celeberrima azienda danese di giocattoli non produrrà più la scatola di mattoncini contenente il gioco ”Il palazzo di Jabba” della serie Star Wars dopo le proteste della comunità musulmana austriaca che l’aveva etichettato come anti-islamico. Secondo le accuse la costruzione in mattoni colorati sarebbe troppo simile alla moschea di Santa Sofia di Istanbul. Già nel gennaio scorso l’azienda era stata invitata a ritirare il prodotto ma aveva sempre negato qualunque relazione tra il Palazzo di Jabba e il luogo di preghiera turco. Nelle ultime ore ha però deciso di andare incontro alle richieste dei musulmani d’Austria stabilendo che dal prossimo anno bloccherà la produzione della scatola.
La protesta era cominciata quando un padre, membro della Comunità turca austriaca, aveva sollevato la questione dopo aver trovato tra i giocattoli del figlio proprio la scatola incriminata. “Non è possibile che un gioco come questo stia nella stanza da letto di un bambino”, aveva sentenziato. Nella scatola Lego il Palazzo di Jabba era raffigurato in modo molto somigliante alla moschea di Istanbul e la torre di avvistamento era “una copia del minareto della moschea di Jami al Kabir di Beirut”. A questo si aggiunge la descrizione di Jabba the Hutt (l’alieno-lumaca della saga dello Jedi) rappresentato come un terrorista fumatore accanito di narghilè, che tiene segregata nella torre-minareto la principessa Leia in catene.
La questione rischiava di avere connotazioni politiche e c’e’ voluta una riunione tra i vertici della Lego e rappresentanti della comunità musulmana per sbloccare quella che cominciava ad essere una situazione molto delicata. In realtà l’azienda olandese non sembra essersi ispirata a Santa Sofia più di tanto. Nonostante le immagini della foto comparativa apparsa sul sito dell’Associazione islamica dove si fa il paragone con la moschea di Istanbul, la somiglianza appare discutibile.