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Ha perso la pazienza

Sin dai primi giorni successivi alle elezioni politiche dichiarai apertamente che avrei ritenuto pesantemente responsabile il segretario Bersani per ogni giorno di ritardo, di calvario e di agonia che sarebbe stato inflitto al supplizio degli italiani. Il suo puntiglio ideologico non pagherà nemmeno in chiave elettorale e, personalmente, pensando di non bruciarsi in un governo senza sbocco, ha comunque dato l’addio ad ogni futuro ruolo di responsabilità. Continuo certamente a pensarlo ma, da quest’ultimo weekend, devo indicare come corresponsabile anche il presidente della Repubblica, Napolitano che, nella difficile e disperata ricerca di una soluzione all’impasse in cui l’hanno abbandonato i partiti, ha pensato bene di perdere altro tempo per chiedere lumi e indicazioni a 10 cosiddetti ‘saggi’, con i quali spartire le sue indubbie e problematiche difficoltà. Sono del parere che il Presidente, una volta verificato il fallimento di Bersani, avrebbe dovuto immediatamente ricorrere ad un governo ‘del presidente’, magari chiamando a presiederlo il presidente del Senato o uno dei presidenti a vita (se ce ne fosse uno in grado di reggere il fardello), per occuparsi immediatamente delle riforme e degli interventi indispensabili al paese. A quel punto, comunque successivamente, si sarebbe potuto avvalere del consiglio di saggi, medium, santoni e psicologi. Sono pure del parere che se i politici non sanno più fare i politici, è inutile e (abbiamo verificato) dannoso ricorrere a tecnici ed esperti per far loro indossare panni che non competono. Questi potranno avere anche idee illuminanti, trovare soluzioni miracolose ma sono i politici che devono rielaborale e metterle in pratica, dopo averne esaminato tutti gli aspetti e le possibili ripercussioni in ambito socio-politico. Non ne possiamo più di grandi nomi ridondanti, pieni di consenso e carisma ma che, nella pratica dei fatti, si rivelano avulsi dal concreto. Basta tecnici, basta personaggi, ma più decisione e pragmatismo. Sentire, ad esempio che Crocetta, presidente della Sicilia, possa aver pensato a Rosario Fiorello per sostituire Battiato e Zichichi mi fa rabbrividire, non tanto per quello che lo showman potrebbe effettivamente fare e dare in quel ruolo, (che, voglio sperare, non possa che spaventarlo e non interessarlo), quanto per quello che il personaggio rappresenta, cioè leggerezza e spettacolo. Non so che dovrebbe fare, forse Crocetta pensa di mettere insieme un bel Karaoke per far cantare qualcuno? BASTA! Basta, per pietà… ridateci Andreotti e De Mita, non ne possiamo più..

Oly