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Parliamo di: Bolsonaro e Trump

Due presidenti, ormai ex, accomunati da una sorte analoga: ambedue odiati dalle elite progressiste del potere globalista. Entrambi sconfitti alle ultime elezioni presidenziali in circostanze quantomeno discutibili. Entrambi rischiano di rimanere vittime della repressione da parte dei rispettivi avversari politici. Entrambi accusati di aver favorito ed organizzato rivolte di piazza, con conseguente tentativo di assalto delle istituzioni, dopo la sconfitta elettorale, per riprendersi il potere illegalmente.

Ma perchè tutto questo odio nei confronti dei due leader politici?

La spiegazione più semplice è che durante il loro mandato presidenziale, Bolsonaro e Trump hanno rappresentato il principale ostacolo all’agenda del Nuovo Ordine Mondiale voluto dalla elite di Davos. Sono riusciti a conquistarsi un larghissimo seguito sia in patria che all’estero, e hanno rappresentato un valido baluardo alla deriva woke che dagli Stati Uniti si sta espandendo come un blob fetido in tutto il mondo occidentale. Costituiscono il modello per le formazioni politiche, espressamente europee, che si considerano sovraniste.

La colpa principale, per i due (rimpianti) ex presidenti è quella di essere i leader del sovranismo mondiale.

Oramai la parola sovranista, qualunque cosa voglia significare, sostituisce la più abusata “fascismo” per la sinistra mondiale ormai cane da guardia del potere elitario in occidente, sostituendola là dove usare fascista assume contorni quantomeno grotteschi.

Così come è grottesco definire sovranismo, cioè avere in programma il fare gli interessi della nazione che amministra e guida, riferito a Trump e Bolsonaro, in contrapposizione agli attuali presidenti, come se questi ultimi, Biden e Lula, non perseguissero l’obiettivo di fare gli interessi del proprio paese con le proprie azioni di governo!
Ma chiedere coerenza ai picoretti è come chiedere a un felino di convertirsi al veganesimo.

Dicevo dell’odio nei confronti di Bolsonaro o Trump. Se chiedete a un picoretto perchè odia i due ex presidenti, tra un borborigmo e l’altro, ti dirà perchè sono due fascisti, pardon sovranisti, che non hanno rispetto per le istituzioni democratiche e la costituzione, e che vogliono riprendersi il potere con la forza aizzando il loro popolo contro le istituzioni.

Ma questo, cioè le rivolte di piazza, sono successive all’odio che il picoretto medio prova per loro, non sono la causa. E’ nato prima l’odio e poi l’episodio che

E poi, diciamocelo, a che cosa dovevano servire queste rivolte? La storia ci insegna che le rivoluzioni contro un regime hanno successo se dietro c’è un appoggio potente: non solo esercito, magistratura, media ma anche un appoggio potente dall’estero. E ne Trump ne Bolsonaro potevano contare su cotanto appoggio. Direi esattamente il contrario!

Se non hai la CIA dietro, giusto per fare un esempio, i presunti colpi di stato sono destinati a fallire.

Ma allora quello che è successo a Brasilia, e prima a Capitol Hill, se non sono un tentativo di colpo di stato per riportare al potere il presidente uscente, che cosa sono?
Oltre ad essere la giustificazione per un odio che comunque è precedente, sono il mezzo con cui i nuovi presidenti, usciti non proprio da trionfatori dalle elezioni che li hanno visti in qualche modo eletti, con accuse di brogli, di demenza per Biden e di corruzione per Lula, possono cercare di rafforzarsi e di scongiurare un ritorno degli odiati avversari in un prossimo futuro, con la delegittimazione, l’eventuale esclusione dalle prossime tornate elettorali e con l’individuazione dei loro più acerrimi sostenitori nelle istituzioni nazionali, in maniera da isolarli e rimuoverli, anche con azioni di carattere penale.

In pratica, Erdogan ha fatto scuola!