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William Tell

landini2I sinistri sono allo sbando totale, qualunque cosa facciano si rivela un boomerang o una iniziativa inutile. Dopo l’harkiri di Bersani hanno eletto al soglio pontificio progressista la persona meno adatta che potessero trovare tra le loro fila, e i guai non si nono fatti attendere! E’ stato forse per addolcire l’amaro calice della scelta obbligata di condividere il governo col “male assoluto” Berlusconi, che hanno eletto segretario Guglielmo Epifani, già reichsfuhrer della CGIL, partito d’azione sinistro che assicura indottrinamento nelle fabbriche, ma tale scelta non ha fatto altro che evidenziare le contraddizioni ideologiche e una politica senza basi credibili e senza  prospettive. Nell’impossibilità di sconfiggere Berlusconi a causa di una offerta politica e programmatica priva di piattaforme ragionevoli, e di quella razionalità necessarie per attuare riforme in grado di mettere il paese al passo coi tempi, la dirigenza progressista ha puntato tutto sulla delegittimazione politica dell’avversario, dipingendo il leader del centrodestra alla propria base come un mostro; ora ci devono andare a letto e devono spiegare alla stessa incattivita base il  perché di tale scelta. La difficoltà di questa operazione sta tutta nel fatto che lo stato maggiore PD non può certo dire la verità, non può informare i propri militanti ideologicamente indottrinati da anni di fandonie, che si erano sbagliati, che la loro ideologia è perdente perché priva di fondamento. Riconosco che è un compito incredibilmente complesso, uscire dal ginepraio dove si sono cacciati credo che sia un’impresa comparabile, per difficoltà logistica e di progetto, all’operazione Overlord: l’invasione dell’Europa.

E’ sicuramente in questa ottica che spunta il nome di Epifani, nella speranza che venga visto come una sorta di “garanzia ideologica”, pronto a ritirare l’alleanza col mostro laddove la deriva verso destra dovesse divenire troppo pesante; ma le contraddizioni sono in agguato, e si concretizzano nell’SS Obergruppenfuhrer Fiom Maurizio Landini. Il Landini indice una bella manifestazione anti-cavaliere e vuole saggiare la fedeltà dell’ex sindacalista Epifani, ora patron del PD, invitandolo alla sua manifestazione, così Guglielmo “Tell” Epifani si ritrova di colpo la mela sulla testa: che fare? Salvare l’alleanza col mostro e rinnegare tutta una vita da sindacalista duro e puro, nemico del padronato incarnato da Berlusconi, o accettare l’invito di Landini e gettare il governo nello scarico del water? Ancora una volta la sinistra deve rinnegare se stessa e Guglielmo  immola se stesso e l’ideologia propagandata per una vita sull’altare della mistificazione, facendo emergere l’eterna contraddizione tra quello che proclama la sinistra e l’impossibilità materiale di realizzarlo. Ora l’ex sindacalista reclutato come garanzia si è trasformato in spergiuro, in falso; tutto quello che ha detto nei suoi comizi era dunque una buffonata; questo ora vedono gli occhi rubicondi e indiavolati della base sinistra. A rigirare il coltello nella piaga poi, cercando di speculare sull’imbarazzo PD, ci pensano gli ex amici Vendola, Gino Strada, Rodotà, Cofferati cui si aggiungono i 5 stelle, nostalgici della stella rossa a 5 punte, che plaudenti e proni al Landini-pensiero decretano la delegittimazione del sostegno PD a questo governo:”il governo non doveva tagliare l’IMU, è un favore a Berlusconi”. E il PDL gongola.

Se il centrodestra saprà sfruttare a proprio vantaggio lo sbando strutturale sinistro come ha fatto fin’ora, riuscirà a sgonfiare definitivamente l’arrugginito e irrealizzabile impianto ideologico sinistro, ma poi non si adagi sugli allori e non si spaventi dei deleggittimatori e dei falsi profeti che comunque rimarranno, non si spaventi e porti avanti le riforme necessarie a questo paese: presidenzialismo, concorrenza, spesa pubblica al minimo, tasse basse o bassissime, stato fuori dal mercato. E’ l’unica ricetta, non si può derogare perché i sogni sono finiti, perché con le illusorie utopie sinistre si muore!